Bollette alle stelle?

tariffe luce e gas

Scopri se puoi risparmiare (per davvero) su luce e gas

✔️ Analisi personalizzata
✔️ Senza burocrazia
💡 Gratuito e digitale

Bonus edilizi 2025: come sfruttarli per l’efficienza energetica

Risparmia in bolletta con Switcho

Oltre agli opportuni accorgimenti quotidiani, un modo per tagliare i consumi di luce e gas è senz’altro migliorare l’efficienza energetica della propria casa: per risparmiare sugli interventi potresti approfittare di alcuni bonus edilizi.

Scopriamo insieme in questa guida quali lavori fare e quali bonus sono disponibili nel 2025 👇

Perché è importante avere una casa efficiente?

Una casa dall’alta efficienza energetica non richiede, nella vita quotidiana, un dispendio inutile di luce e gas: è ben isolata termicamente ed è dotata di impianti di riscaldamento, raffrescamento ed elettrodomestici a basso consumo.

💡 Inoltre, una casa con queste caratteristiche ha anche un maggiore valore immobiliare!

Per rendere un immobile efficiente, però, ci sono diversi interventi di ristrutturazione da fare, alcuni di questi anche molto costosi: per questo sono a disposizione diversi bonus statali. Andiamo a vedere perché approfittarne ora 👇

Bonus edilizi: perché approfittarne nel 2025

Cogliere l’occasione dei bonus ancora attivi può essere fondamentale per chi vuole ristrutturare casa, perché molti bonus subiranno variazioni nel 2026 – o, in caso di cambiamenti dell’ultimo minuto, potrebbero essere anche cancellati.

Quel che sappiamo che è nel 2026, i bonus casa (tra cui Ecobonus e bonus ristrutturazione) subiranno una riduzione dal 50 al 36% per le abitazioni principali e dal 36 al 30% per gli altri immobili.

Per quanto riguarda il futuro degli altri incentivi, dobbiamo aspettare la Legge di Bilancio, che sarà vagliata entro fine anno.

Ma quali interventi fare? Vediamoli 👇

Isolamento termico: lavori e bonus per la ristrutturazione

Un elemento fondamentale per una buona efficienza della tua casa è l’isolamento termico di tutti gli elementi strutturali dell’immobile, come pareti interne ed esterne, tetto e sottotetto e la pavimentazione.

Vediamo quali sono gli interventi consigliati e quali bonus sono disponibili in base al tuo tipo di abitazione.

Scopri i lavori di isolamento termico 👇
Isolamento delle pareti interne ed esterne

CAPPOTTO TERMICO

Si tratta di una tecnica di ristrutturazione che permette di applicare dei pannelli realizzati in materiale isolante (polistirene, legno, lana ecc) sulla facciata dell’edificio.

Questo permette di:

  • Impedire l’ingresso del freddo durante l’inverno e del caldo in estate;
  • Migliorare l’isolamento acustico;
  • Proteggere l’immobile dall’umidità e dalla muffa.

Tuttavia, questo intervento comporta qualche contro:
❌ Se vivi in condominio, necessita dell’approvazione condominiale;
❌ È un lavoro che implica costi abbastanza elevati: in base al materiale utilizzato può costare dai 50-60 euro fino 100-120 euro al metro quadro.

In caso questo non venga deliberato dall’assemblea, puoi realizzare il cappotto interno, applicando la stessa tecnica sulle pareti del tuo appartamento.

Questo intervento permette così di avere gli stessi vantaggi del cappotto esterno, ma senza passare per l’assemblea condominiale e con una spesa inferiore, con costi dai 30 ai 70 euro al metro quadro.

In questo lavoro, però, è necessario prestare attenzione anche a due aspetti:
Non garantisce comunque lo stesso isolamento del cappotto esterno, per cui è preferibile solo in caso non sia possibile fare quest’ultimo;
❌ Rendendo più spesse le pareti interne dell’immobile, riduce lo spazio calpestabile.

 

INSUFFLAGGIO

Un’alternativa al cappotto termico è l’insufflaggio: questo consiste nel riempire con un materiale isolante le intercapedini – ovvero le cavità vuote – nelle pareti esterne dell’immobile.

Rispetto al cappotto termico, è una soluzione meno efficiente ma anche più economica, che parte dai 25 euro al metro quadro.

Isolamento del tetto e del sottotetto

Anche l’isolamento del tetto e del sottotetto dell’immobile permette di non far entrare caldo o freddo extra.

Si possono fare lavori come:

  • La realizzazione del tetto ventilato, ovvero l’installazione di uno strato isolante e una guaina impermeabile sopra le travi del tetto; si tratta dunque di una tecnica realizzata all’esterno del tetto, ed è la più performante sebbene anche la più costosa.
  • L’inserimento di pannelli realizzati in materiale isolante (cellulosa, lana); se il sottotetto è abitabile viene realizzato sotto le falde, altrimenti anche sul pavimento. È un intervento meno costoso e più veloce del tetto ventilato, per quanto meno efficiente.
  • L’insufflaggio, ovvero una tecnica che “sparge” un materiale isolante (resine, fibra di cellulosa o legno) sul pavimento del sottotetto; è una tecnica meno invasiva e meno costosa delle precedenti.
Isolamento dei pavimenti

Meno conosciuto degli altri lavori, anche un intervento sui pavimenti – privati e condominiali – può fare la differenza per ottenere l’isolamento termico della tua abitazione.

Si tratta di un lavoro caldamente consigliato per un’abitazione situata al piano terra, perché è maggiormente esposta alla dispersione di calore verso il terreno sottostante. Tuttavia, può essere un’ottima soluzione per un appartamento di un piano superiore, con il vantaggio aggiuntivo di un maggiore isolamento acustico.

Le tecniche più usate sono:

  • L’inserimento dei pannelli isolanti nel pavimento, sotto al massetto. È la tecnica più comune.
  • L’insufflaggio, ovvero una tecnica che “sparge” materiale isolante granulare (come la cellulosa o l’argilla espansa) nello spazio vuoto tra gli strati del pavimento. È una tecnica meno invasiva e meno costosa della precedente.

Naturalmente, queste tecniche possono essere utilizzate anche per isolare i pavimenti condominiali, previa approvazione dell’assemblea: di solito, i costi vengono ripartiti tra i condomini in base ai millesimi di proprietà.

Incentivi per un'abitazione indipendente

La spesa per questi interventi può essere coperta:

  • Dall’Ecobonus, detrazione IRPEF del 50% della spesa per l’abitazione principale e del 36% per altri immobili, scandita in 10 rate annuali di pari importo. 
  • Dal Bonus Ristrutturazione, anche questa una detrazione del 50% per la prima casa, 36% per altri immobili, ma presenta anche un massimale di 96.000 euro.

❗ Per chi ha un ISEE oltre i 75.000 euro è previsto un tetto di detrazione tra 4.000 e 14.000 euro, in base al reddito e alla situazione familiare.

Incentivi per appartamenti e condominio

Puoi coprire la spesa per i lavori di isolamento anche se abiti in un condominio.

Per gli interventi di isolamento di pareti interne e del pavimento del tuo appartamento, puoi approfittare:

  • Dell’Ecobonus, detrazione IRPEF che copre il 50% della spesa per l’abitazione principale, il 36% per altri immobili, scandita in 10 rate annuali di pari importo. 
  • Del Bonus Ristrutturazione, anche questa una detrazione del 50% per la prima casa, 36% per altri immobili, ma presenta anche un massimale di 96.000 euro.

❗ Per chi ha un ISEE oltre i 75.000 euro è previsto un tetto di detrazione tra 4.000 e 14.000 euro, in base al reddito e alla situazione familiare.

Se invece sono stati approvati dall’assemblea lavori di isolamento delle pareti esterne (cappotto termico), del tetto e del sottotetto e dei pavimenti comuni, sappi è disponibile l’Ecobonus condominiale, detrazione IRPEF del 36%.

Per usufruire di questo contributo, è necessario:

  • Che il nuovo impianto garantisca il conseguimento della classe energetica più alta possibile, da dimostrare tramite l’Attestato di Prestazione Energetica (APE).
  • Che sia stata inviata la comunicazione all’ENEA entro 90 giorni dalla fine dei lavori.

Quali bonus casa sfruttare per il riscaldamento?

Un impianto di riscaldamento domestico poco efficiente è uno dei fattori che incide di più sulla bolletta del gas

Basti pensare alle classiche caldaie a GPL o metano: si tratta di soluzioni economiche all’acquisto, ma che consumano molta energia per riscaldare un ambiente. 

Per questo, il consiglio è di sostituire il proprio generatore con un apparecchio ad alta efficienza.

➡️ Attenzione, perché c’è un’eccezione: se la tua caldaia a gas è a condensazione, in genere è abbastanza recente ed efficiente per durare altri anni. 

Ecco le alternative e i bonus caldaia da tenere d’occhio ⬇️

Scopri le soluzioni più efficienti e i bonus 👇
Caldaia a biomassa

La caldaia a biomassa è un apparecchio che produce calore bruciando un combustibile organico (legno e derivati) anziché fossile.

Uno dei vantaggi principali è che il combustibile usato per la caldaia a biomassa è particolarmente conveniente. Tra i quelli più consigliati c’è il pellet, particolarmente noto per il suo elevato potere calorifico e il basso costo al quintale.

Qualsiasi sia il materiale che brucia, la caldaia è strutturata in modo tale da permettere una combustione lenta e progressiva.

I contro di questa soluzione sono:

❌ Una caldaia ingombrante, consigliata per chi ha un’abitazione indipendente e molto spazio;

❌ Per via del tipo di combustibile, è necessaria una continua e accurata manutenzione.

💸 I costi medi sono tra 2.500 e i 4.000 euro.

Pompa di calore

Ci sono diversi tipi di pompe di calore, ma la più utilizzata per il riscaldamento domestico è quella aria-acqua.

La pompa di calore aria-acqua, tramite un meccanismo a circuito in cui è presente un fluido refrigerante, preleva l’energia presente nell’aria esterna per riscaldare l’acqua che circola nel sistema idraulico della casa.

Si tratta di una soluzione ad elevatissima efficienza, oltre che a zero emissioni: alimentata elettricamente, consuma solo 0,5 kWh in un’ora di utilizzo.

Ci sono però delle condizioni che limitano la sua efficienza:

Temperature troppo rigide

❌ La presenza dei termosifoni: l’acqua riscaldata dalla pompa di calore ha una temperatura massima di 55-60°C, mentre i termosifoni necessitano di temperature di 60-70°C. Per questo, è consigliata per chi vuole installare o ha già un impianto a pavimento.

💸 I costi medi sono tra 10.000 e i 18.000 euro.

Sistema ibrido

Per ovviare ai limiti della pompa di calore, una soluzione alternativa è la caldaia ibrida.

Si tratta di un sistema di riscaldamento che unisce 2 generatori di calore diversi: la caldaia a condensazione fornisce energia da combustibile, la pompa di calore da fonti rinnovabili.

Grazie a un meccanismo di controllo idraulico ed elettronico della temperatura, fa attivare il generatore più efficiente a seconda della temperatura esterna. In altre parole, con temperature sopra i 5°C funzionerà la pompa di calore; altrimenti, sarà la caldaia a condensazione a riscaldare gli ambienti.

💸 Parliamo di un sistema altamente efficiente, e per questo più costoso: alla pompa di calore (10-18.000 euro) infatti si aggiungono i costi della caldaia a condensazione, che variano dai 900 ai 1.600 euro.

Incentivi per impianti autonomi

CONTO TERMICO 3.0

Il conto termico 3.0 è un contributo erogato direttamente dal GSE tramite bonifico.

Copre il 65% della spesa per la sostituzione della caldaia con quella a biomassa, con una pompa di calore o con un sistema ibrido.

Le modalità di erogazione sono queste:

  • Se l’incentivo copre meno di 15.000 euro, il rimborso viene versato in un’unica soluzione entro circa 60-120 giorni dall’approvazione della pratica;
  • Se l’incentivo copre più di 15.000 euro, il pagamento avviene in rate annuali costanti, con una durata massima di 5 anni.

ECOBONUS

L’Ecobonus è una detrazione IRPEF che copre il 50% della spesa per l’abitazione principale e del 36% per altri edifici.

Copre la sostituzione di una vecchia caldaia con quella a biomassa, una pompa di calore o un sistema ibrido e viene erogato in 10 rate annuali di pari importo.

BONUS RISTRUTTURAZIONE

Si tratta di una detrazione IRPEF del 50% per l’abitazione principale, nel limite però di 96.000 euro. Per le case diverse dalle abitazioni principali la detrazione scende al 36%.

➡️ Ecobonus e bonus ristrutturazione hanno un tetto di detrazione per chi ha un ISEE oltre i 75.000 euro. È infatti previsto una copertura massima che oscilla tra i 4.000 e i 14.000 euro, in base al reddito e alla situazione familiare.

Incentivi per impianti centralizzati

Per sostituire un impianto centralizzato puoi usare l’Ecobonus condominiale, che nel 2025 copre il 36% della spesa.

La detrazione, una volta calcolata, viene ripartita in 10 quote annuali di pari importo.

Per usufruire di questo contributo, è necessario:

  • Che il nuovo impianto garantisca il conseguimento della classe energetica più alta possibile, da dimostrare tramite l’Attestato di Prestazione Energetica (APE).
  • Che sia stata inviata la comunicazione all’ENEA entro 90 giorni dalla fine dei lavori.

Se cerchi una caldaia ad alta efficienza, affidati ai nostri partner: oltre a una consulenza personalizzata, potrai accedere a sconti esclusivi 😉

scegli la caldaia perfetta

Efficienza dei condizionatori: lavori e bonus

Se i tuoi condizionatori hanno più di 20 anni o vuoi installare un nuovo impianto di raffrescamento a casa tua, è consigliabile optare per un apparecchio di classe energetica almeno A+.

➡️ Nel caso te lo stessi chiedendo, i condizionatori seguono ancora le vecchie classi energetiche, che vanno da G (la peggiore) ad A+++ (la migliore).

A parte la classe energetica, ecco qualche tecnologia che vorremmo consigliarti per una massima efficienza e i relativi bonus condizionatori 👇

Scopri come efficientare il tuo impianto di raffrescamento 👇
Le soluzioni possibili

Un condizionatore con tecnologia a inverter regola la velocità del compressore in modo continuo, in base alla temperatura dell’ambiente. Questa modalità di lavoro dell’apparecchio permette di risparmiare in termini di consumi.

 Per capire meglio, vediamo la differenza nel funzionamento rispetto a un condizionatore tradizionale:

  • Nel condizionatore on-off, dopo l’accensione il compressore raggiunge la massima potenza per raffreddare l’ambiente. Una volta ottenuta la temperatura desiderata, si spegne completamente, per poi ripartire alla massima potenza quando l’ambiente comincia a riscaldarsi. Ciò comporta dei picchi di consumo di energia elettrica.
  • Nel condizionatore a inverter, invece, il compressore non si arresta completamente, ma anzi lavora a velocità variabile, mantenendosi stabile perché l’ambiente non si scaldi nuovamente. Questo funzionamento permette di evitare picchi di energia e, di conseguenza, ridurre i costi in bolletta.

💸 I costi medi di un condizionatore con inverter oscillano tra i 500 e i 1.000 euro.

 

CONDIZIONATORE CON POMPA DI CALORE

Si tratta di una pompa di calore aria-aria alimentata dall’energia elettrica: prende il calore dall’aria interna e, attraverso uno specifico circuito, lo immette nell’aria esterna, raffreddando così la casa. 

Qui l’energia elettrica non è impiegata per raffrescare l’ambiente ma solo per far funzionare il meccanismo, risparmiando notevolmente in termini di consumi.

💸 Utilizzabile anche per il riscaldamento, un condizionatore con pompa di calore comunque un costo piuttosto elevato, con un range di prezzo che varia da 150 €/kW fino anche a 350 €/kW per quelle di ultima generazione.

I bonus disponibili

BONUS RISTRUTTURAZIONE

Puoi ottenere una detrazione IRPEF del 50% per l’abitazione principale e del 36% per gli altri immobili sia per l’acquisto ex-novo che per la sostituzione del condizionatore, a patto che:

  • Il condizionatore sia almeno di classe energetica A+;
  • L’intervento sia realizzato contestualmente a lavori di ristrutturazione edilizia (come, per esempio, quelli di isolamento).

 

BONUS MOBILI

Questo incentivo permette di detrarre, in 10 quote annuali, il 50% della spesa di mobili ed elettrodomestici fino a un massimo di 5.000 euro, purché:

  • Il condizionatore sia almeno di classe energetica A+;
  • L’intervento sia realizzato contestualmente a una ristrutturazione.

ECOBONUS

Puoi usare questo incentivo solo per sostituire il tuo impianto di riscaldamento con una pompa di calore che, appunto, è adatta anche per il raffrescamento.

L’Ecobonus è una detrazione IRPEF che copre il 50% della spesa per l’abitazione principale e del 36% per altri edifici. Viene erogato in 10 rate annuali di pari importo.

❗ Questo bonus non può essere usato per installare altri tipi di condizionatori.

➡️ Ecobonus e bonus ristrutturazione hanno un tetto di detrazione per chi ha un ISEE oltre i 75.000 euro. È infatti previsto una copertura massima che oscilla tra i 4.000 e i 14.000 euro, in base al reddito e alla situazione familiare.

Per un condizionatore ad alta efficienza, puoi dare un’occhiata ai climatizzatori con pompa di calore dei nostri partner: nelle offerte sono inclusi anche il sopralluogo e l’installazione.

scegli il tuo nuovo condizionatore

Infissi e schermature: quando intervenire e detrazioni

Se i tuoi infissi hanno più di 20 anni o sono a vetro singolo, l’isolamento della tua casa non è ottimale, perché permettono di far entrare aria calda o fredda dall’esterno.

In altre parole, infissi poco performanti vanificano il lavoro di riscaldamento o raffrescamento della casa, portando così a consumare più energia del dovuto.

Ecco cosa sapere:

Scopri come migliorare le tue finestre 👇
Quando e come sostituire gli infissi

Il consiglio è quello di sostituire i tuoi vecchi serramenti con:

  • Infissi con doppi o tripli vetri, questi ultimi in particolare se si vuole isolare l’immobile anche dal punto di vista acustico;
  • Materiali come PVC, legno o alluminio: i primi due hanno un maggiore potere isolante e sono meno costosi, mentre l’ultimo richiede meno manutenzione.

💡 Per allungare la durata dei tuoi infissi, inoltre, ti consigliamo di sostituire frequentemente le guarnizioni.

Naturalmente, i costi dell’intervento dipendono da diversi fattori, come la grandezza delle finestre, il materiale e il tipo di vetro scelto.

E le schermature solari?

Anche le schermature giocano un ruolo nell’efficienza della tua casa, specialmente d’estate: limitando l’ingresso della luce – e quindi del calore – permettono di mantenere gli ambienti più freschi.

Queste possono essere tapparelle, veneziane o persiane. Oppure possono essere delle tende da sole, come quelle a scorrimento per i balconi o le cappottine per le finestre.

Se non hai le schermature necessarie o se quelle attuali sono usurate, ti consigliamo di intervenire.

Bonus da sfruttare

ECOBONUS

Puoi coprire la spesa per i tuoi infissi e schermature solari al 50% per l’abitazione principale e al 36% per altri edifici, sotto forma di detrazione IRPEF in 10 quote annuali.

Per ottenere l’incentivo, però, gli infissi da installare devono rispettare il valore di trasmittanza termica stabilito dalla tua zona climatica: si tratta di un parametro che misura la quantità di calore che un infisso disperde dall’interno verso l’esterno. 

Più è basso, più l’infisso è efficiente: nelle zone climatiche più fredde è infatti richiesto un valore minimo inferiore rispetto a quelle più calde.

ll rispetto di questi valori deve essere dimostrato da una certificazione del produttore dell’infisso e confermato da un tecnico abilitato durante l’invio della documentazione all’ENEA entro 90 giorni dalla fine dei lavori.

 

BONUS RISTRUTTURAZIONE

Per gli infissi e le schermature solari puoi ottenere una detrazione IRPEF del 50% per l’abitazione principale e del 36% per gli altri immobili, a patto che l’intervento sia realizzato contestualmente a lavori di ristrutturazione edilizia (come, per esempio, quelli di isolamento).

➡️ Il bonus ristrutturazione ha un tetto di detrazione per chi ha un ISEE oltre i 75.000 euro. È infatti previsto una copertura massima che oscilla tra i 4.000 e i 14.000 euro, in base al reddito e alla situazione familiare.

CONTO TERMICO 3.0

Si tratta di un contributo diretto garantito dal GSE, e nel caso di infissi e schermature solari copre il 40% della spesa

L’aliquota di copertura, tuttavia, si alza:

  • Al 50%, se i lavori vengono realizzati in una casa situata in una zona climatica E o F;
  • Al 55%, se questo intervento è accompagnato anche dai lavori di sostituzione del vecchio impianto di riscaldamento.

Le modalità di erogazione sono queste:

  • Se l’incentivo copre meno di 15.000 euro, il rimborso viene versato in un’unica soluzione entro circa 60-120 giorni dall’approvazione della pratica;
  • Se l’incentivo copre più di 15.000 euro, il pagamento avviene in rate annuali costanti, con una durata massima di 5 anni.

I vantaggi e i bonus per un impianto fotovoltaico

Un modo per rendere la tua casa più efficiente è senz’altro installare un impianto fotovoltaico, meglio ancora se dotato di batterie d’accumulo.

Infatti, l’energia prodotta da un impianto senza batterie, può essere consumata solo nei momenti in cui viene prodotta, e quindi durante il giorno. Di sera, invece, è necessario prelevare l’energia dalla rete elettrica.

Un impianto fotovoltaico con accumulo, invece, permette di conservare l’energia raccolta dai pannelli solari e di sfruttarla anche di sera.

Un impianto con accumulo è l’ideale per le abitazioni indipendenti, ma non mancano soluzioni anche per chi vive in condominio. Scopriamole insieme.

Scopri di più sull’impianto fotovoltaico 👇
Soluzioni per chi abita in condominio

IMPIANTO FOTOVOLTAICO DA BALCONE O PLUG AND PLAY

Sono piccoli impianti da installare sul balcone che, pur non coprendo interamente il fabbisogno energetico di un appartamento, permettono di consumare all’istante l’energia prodotta.

Vediamo bene la differenza:

  • Un impianto plug and play è formato di 1-2 pannelli, già assemblati tra loro, da collegare all’impianto di casa. Permette un’installazione fai-da-te ed è generalmente meno costoso di quello da balcone, ma produce anche meno energia elettrica (circa 450 kWh annui).
  • Un impianto da balcone è invece formato da 3-4 pannelli da far assemblare da tecnici specializzati. Generalmente, produce intorno agli 800-1000 kWh di energia l’anno ed è più costoso di un impianto plug and play.

Oltre queste soluzioni, sappi che puoi installare un impianto anche sulle superfici del tuo condominio. Vediamo come 👇

 

IMPIANTO FOTOVOLTAICO IN CONDOMINIO

Puoi installare:

  • Un impianto fotovoltaico privato anche sulle parti comuni del condominio, come il tetto o il terrazzo, ma solo se i lavori vengono svolti sulla porzione di parte comune a cui hai diritto. Se non sono previste modifiche ad altre parti comuni, l’assemblea non può opporsi all’esecuzione dei lavori. 
  • Un impianto fotovoltaico centralizzato, che permette di ammortizzare le spese comuni legate all’utilizzo dell’energia elettrica. Per ottenerlo, è necessario elaborare una proposta che deve essere approvata con maggioranza assoluta (50%+1) dall’assemblea. 

Nel secondo caso, i costi devono essere ripartiti tra i condomini. Coloro che non approvano il progetto non dovranno sostenere le spese relative ai lavori e non potranno ottenere questi benefici nelle bollette condominiali.

Bonus per fotovoltaico a uso privato

Che tu abbia un’abitazione indipendente o che tu voglia installare un impianto privato sul balcone o su una superficie condominiale, sappi che puoi avvalerti di uno di questi bonus per il fotovoltaico.

 

BONUS RISTRUTTURAZIONE

Per un impianto con o senza accumulo puoi ottenere una detrazione IRPEF del 50% per l’abitazione principale e del 36% per gli altri immobili, a patto che l’intervento sia realizzato contestualmente a lavori di ristrutturazione edilizia (come, per esempio, quelli di isolamento).

➡️ Per chi ha un ISEE oltre i 75.000€ è previsto un tetto di detrazione tra 4.000 e 14.000€, in base al reddito e alla situazione familiare.

REDDITO ENERGETICO

Si tratta di un contributo diretto per le famiglie meno abbienti: il nucleo beneficiario infatti deve avere un ISEE inferiore a 15.000 euro (o 30.000 euro, se ha almeno 4 figli a carico).

Copre una quota fissa 2.000 euro e una quota variabile di 1.500 euro per ogni kW di potenza installata.

❗ Questo incentivo, però, non copre i costi di eventuali sistemi d’accumulo.

Per inviare la richiesta, è necessario che il soggetto beneficiario e il soggetto realizzatore effettuino la registrazione al portale informatico GSE ed effettuino l’accesso nell’Area Clienti e compilino la richiesta online.

Bonus per fotovoltaico centralizzato

Anche le spese di realizzazione dell’impianto condominiale possono beneficiare di alcuni incentivi.

 

BONUS RISTRUTTURAZIONE CONDOMINIALE

La detrazione IRPEF per i condomini copre il 36% per un totale di spesa di massimo 48.000 euro ed è ripartita in 10 quote annuali. 

Ciascun condomino aderente al progetto beneficerà della detrazione in base alla propria quota millesimale di proprietà.

 

INCENTIVI PER GRUPPI DI AUTOCONSUMO COLLETTIVO

Questa recente agevolazione del GSE è a sostegno dei cosiddetti gruppi di autoconsumo collettivo, ovvero tutti coloro che, grazie un impianto di energia rinnovabile condiviso, riescono ad autoconsumare l’energia prodotta: è quindi il caso dei condomini.

L’incentivo corrisposto dal GSE non è uguale per tutti. Questo è composto da:

  • Una tariffa incentivante per l’energia prodotta, valida per 20 anni, di circa 100€ per ogni MWh (megawattora) prelevato dai condomini;
  • Un corrispettivo di valorizzazione per ogni MWh consumato, stabilito da ARERA ogni anno;
  • Un finanziamento a fondo perduto (cioè senza interessi) fino al 40% dei costi di realizzazione, dedicato però solo a impianti che saranno costruiti in comuni con meno di 5.000 abitanti.

Vuoi passare all’azione? Per prima cosa, occorre affidarsi a dei professionisti qualificati. Per questo ci sono i nostri partner, con cui puoi valutare la soluzione che fa più per te in base alla tua situazione di partenza. E in più, puoi ottenere degli sconti esclusivi 😎

Scegli ora il tuo nuovo impianto fotovoltaico

Elettrodomestici: quando cambiarli?

Al fine di evitare bollette luce esagerate, avere elettrodomestici performanti è essenziale. Ma quando è opportuno cambiarli? 

In genere, un elettrodomestico ha una vita media di circa 15-18 anni

Oltre questo lasso di tempo, l’apparecchio perde la sua efficienza energetica e consuma più del dovuto per fare il suo lavoro.

In questi casi, il consiglio è di sostituirlo con un dispositivo di classe energetica elevata. Le classi energetiche degli elettrodomestici, cambiate nel 2021, oggi vanno da G (la peggiore) ad A (la migliore)

Ad eccezione dei condizionatori, dunque, non esistono più le classi A+, A++ e A+++.

Ecco un confronto indicativo tra le vecchie e le nuove classi 👇

classi energetiche elettrodomestici 2021

💡 Nella nuova scala, se fino a poco tempo fa una classe C era ritenuta bassa, oggi invece può rappresentare un buon compromesso tra consumo e prezzo d’acquisto. Considera che la nuova classe A prevede consumi così bassi che, per alcuni elettrodomestici, il prezzo d’acquisto si impenna: in questi casi puoi quindi selezionare una classe B o C. 

Ora che sai più o meno come muoverti, vediamo i bonus che possono coprire parte dell’acquisto.

Scopri i bonus per elettrodomestici più efficienti

BONUS ELETTRODOMESTICI

Il bonus elettrodomestici green un contributo diretto che copre il 30% della spesa per l’acquisto di un elettrodomestico prodotto in Europa, fino a un massimo di:

  • 200 euro per ogni apparecchio per i nuclei familiari che hanno un ISEE inferiore a 25.000 euro;
  • 100 euro per i nuclei familiari con un ISEE pari o superiore a 25.000 euro.

La classe minima degli elettrodomestici deve essere:

  • Classe A per lavatrici e lavasciuga;
  • Classe C per lavastoviglie;
  • Classe D per frigoriferi e congelatori.

Inoltre, è importante sapere che questo bonus può essere utilizzato solo se si provvede anche alla rottamazione degli elettrodomestici vecchi.

Questo bonus è in attesa del via ufficiale alla distribuzione, ma sappiamo già che potrai richiedere un voucher a termine sulla piattaforma PagoPA e usarlo direttamente dal rivenditore.

 

BONUS MOBILI

Questo incentivo permette di detrarre, in 10 quote annuali, il 50% della spesa di mobili ed elettrodomestici fino a un massimo di 5.000 euro, purché l’intervento sia realizzato contestualmente a una ristrutturazione.

I requisiti degli elettrodomestici, invece, sono i seguenti:

  • Forni di classe energetica non inferiore alla A;
  • Lavatrici e lavastoviglie con classe energetica non inferiore alla E;
  • Frigoriferi e congelatori con classe energetica non inferiore alla F.

Efficienza energetica e domotica: le detrazioni fiscali

Se la tua casa è già efficiente ma vuoi renderla ancora più smart, sappi che con i bonus edilizi puoi coprire anche alcuni interventi di domotica o di building automation.

Quando parliamo di domotica, intendiamo tutti gli apparecchi che permettono di monitorare i consumi di luce e gas.

Vediamo di cosa si tratta.

Scopri di più sulla domotica 👇
Quali apparecchi acquistare

Nello specifico, quali apparecchi possono essere utili ai consumi? Ecco qualche esempio:

  • Termostato intelligente: permette di regolare la temperatura di casa tramite app o creare programmi automatici in base alle tue abitudini. Ha un costo che va dai 60 ai 140 euro.
  • Dispositivo di monitoraggio dei consumi elettrici: installato sul contatore elettrico, misura il consumo totale di tutta la casa. I modelli più avanzati riescono anche a identificare quali sono gli elettrodomestici più energivori. Il prezzo è tra i 120 e i 200 euro.
  • Valvole termostatiche smart: installate sui singoli termosifoni, è possibile tramite app osservare – ed eventualmente modificare – le temperature dei vari locali della casa. Costano tra i 70 e 110 euro.
  • Lampadine smart con sensori di movimento: permettono l’accensione delle luci solo quando serve e costano intorno ai 20 euro.
  • Prese intelligenti: grazie a un’app, consentono di monitorare i consumi degli elettrodomestici collegati e di spegnere i dispositivi a distanza. In questo modo si abbattono soprattutto i consumi degli apparecchi in standby. Costano intorno ai 15 euro.
Bonus da sfruttare

CONTO TERMICO 3.0

Il conto termico 3.0 è un contributo erogato direttamente dal GSE tramite bonifico.

Copre il 40% della spesa per l’acquisto dei sistemi di domotica volti a controllare i consumi energetici.

Trattandosi di una spesa complessiva inferiore ai 15.000 euro, il rimborso diretto viene versato tramite bonifico in un’unica soluzione, entro circa 60-120 giorni dall’approvazione della pratica.

 

ECOBONUS 

L’Ecobonus è una detrazione IRPEF che copre il 50% della spesa per l’abitazione principale e del 36% per altri edifici, e viene erogato in 10 rate annuali di pari importo.

Per ottenerlo è necessario inoltrare la comunicazione all’ENEA entro 90 giorni dall’inizio dei lavori.

➡️ Per chi ha un ISEE oltre i 75.000 euro è previsto una copertura massima che oscilla tra i 4.000 e i 14.000 euro, in base al reddito e alla situazione familiare.

Oltre a monitorare i consumi, per una bolletta leggera occorre sempre dare un’occhiata alla tariffa luce e gas: carica la tua bolletta e noi di Switcho ti diciamo se ce ne sono di migliori. Inoltre, ci occupiamo anche di tutta la burocrazia al posto tuo, gratuitamente 😎

risparmia sulle bollette con switcho

Come richiedere i bonus edilizi

ECOBONUS, BONUS RISTRUTTURAZIONE E BONUS MOBILI

1️⃣ Conserva i documenti necessari

Come primo step, già durante i lavori è fondamentale ottenere e conservare alcuni documenti:

  • L’asseverazione tecnica di un tecnico abilitato ai lavori o una certificazione del produttore, come nel caso degli infissi o degli elettrodomestici;
  • L’Attestato di Prestazione Energetica (APE) pre e post-intervento;
  • La scheda informativa dell’intervento, ossia un documento che riassume i dati dell’intervento, il risparmio energetico ottenuto e i costi sostenuti;
  • Le fatture e le ricevute dei pagamenti.

2️⃣ Comunica la fine dei lavori all’ENEA

Chi intende beneficiare di uno di questi incentivi per la riqualificazione energetica deve inviare una comunicazione delle spese sostenute all’ENEA, entro 90 giorni dalla conclusione dei lavori e/o dall’acquisto dell’elettrodomestico.

In breve, ecco come fare:

  • Accedere alla piattaforma tramite SPID o email e password;
  • Scegliere se accedere come Persona fisica o Persona giuridica;
  • Fornire alcune informazioni relative al beneficiario (dati anagrafici) e all’immobile oggetto dell’intervento;
  • Compilare la scheda descrittiva degli interventi

3️⃣ Dichiara i lavori tramite Modello 730 

Infine, devi dichiarare l’importo sostenuto tramite:

  • Il Modello 730 per i lavoratori dipendenti;
  • Il Modello Redditi persone fisiche per i lavoratori autonomi.

A questo punto ti spetterà una detrazione che sarà scandita in 10 quote annuali.

❗ Ricordati che, in ogni caso, non puoi richiedere il bonus mobili senza che ci sia stata una ristrutturazione.

CONTO TERMICO 3.0

Per accedere al Conto Termico devi fare richiesta direttamente sulla piattaforma online. I documenti da presentare – e conservare – sono:

  • La richiesta di concessione degli incentivi con una copia del documento di identità in corso di validità;
  • L’autorizzazione del proprietario dell’edificio o dell’immobile su cui viene realizzato l’intervento (se diverso da chi fa richiesta);
  • Le fatture e la documentazione dei pagamenti.

❗ Tieni presente che la domanda va presentata entro 60 giorni dalla fine dei lavori e non oltre i 90 giorni dalla data in cui è stato effettuato l’ultimo pagamento.

Limiti ai bonus edilizi 2025: ecco quali sono

Come hai potuto constatare, i bonus casa a partire dal 2025 hanno dei tetti di copertura che si basano sull’ISEE e sul numero di figli.

Di seguito i limiti di detrazione👇

N. FIGLILimiti per ISEE  tra i 75 e 100.000 Limiti per ISEE >100.000
07.000 euro4.000 euro
9.800 euro5.600 euro
11.900 euro6.800 euro
3+ o con disabilità14.000 euro8.000 euro
Team Switcho

Team Switcho

Il team di Switcho seleziona per te tante offerte vantaggiose, per offrirti proposte aggiornate e realmente imparziali su energia, internet, telefonia e assicurazioni. Prova il nostro servizio dedicato per trovare le offerte più convenienti in base alla tua situazione attuale!
Aggiornato il 3 Settembre 2025
Home » Luce e Gas » Bonus edilizi 2025: come sfruttarli per l’efficienza energetica

Ti potrebbe piacere anche

Articoli correlati

Risparmia sulle tue spese