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Come ridurre i consumi in casa per risparmiare sulla bolletta estiva

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È arrivata l’estate: una bella notizia per te ma forse non per la tua bolletta 😅 

Con la stagione calda aumenta l’esigenza di rinfrescare la casa, e di conseguenza anche il consumo di energia. Per fortuna, però, esistono delle soluzioni per evitare sprechi di elettricità e denaro: scoprile tutte in quest’articolo.

Indice

Casa al fresco senza elettrodomestici: tutti i trucchi

Per raffrescare casa senza spendere troppo in bolletta, partiamo con qualche accorgimento mirato da usare in casa senza l’ausilio degli elettrodomestici 👇

Occhio all’isolamento della casa

Si sa, una casa con scarso isolamento termico non beneficia di alcun vantaggio né in inverno né in estate. Per questo, intervenire sul sottotetto o sul cappotto termico può essere fondamentale, anche se non si tratta di lavori immediati.

Un altro aspetto importante da tenere in considerazione sono gli infissi: finestre ben isolate, con doppi o tripli vetri e con una corretta manutenzione permettono di non far entrare in casa calore indesiderato.

💡 Se i tuoi infissi hanno più di 20 anni, è bene valutarne la sostituzione: per questo, nel 2025 sono ancora attivi i bonus statali, come l’Ecobonus e il Bonus Ristrutturazioni. Entrambi coprono il 50% per le prime case e il 36% per gli altri immobili.

Se non hai in programma questi lavori, sappi che puoi sempre migliorare l’isolamento termico della casa:

  • Con i classici paraspifferi imbottiti.
  • Con guarnizioni adesive.

Finestre: come schermarle e quando aprirle

A proposito di infissi, le finestre giocano un ruolo importantissimo per evitare che il caldo entri ulteriormente dall’esterno.

Innanzitutto, nelle ore centrali del giorno, o quando batte di più il sole in casa tua, è fondamentale schermare la luce

Puoi usare:

  • Schermature esterne, come tende da sole a scorrimento per balconi o a cappottina per le finestre;
  • Schermature interne, come tapparelle o persiane.

In alternativa, puoi acquistare delle tende termiche da interno, composte da materiali isolanti che riducono l’ingresso del freddo in inverno e del calore in estate.

Quando tenere aperte le finestre, invece? 

Apri le finestre di sera o la mattina presto per favorire il ricircolo d’aria, evitando accuratamente le ore centrali della giornata.

In questo modo eviterai di far entrare calore inutilmente.

💡 Ricorda di proteggere le finestre anche quando hai in programma di stare fuori casa per un tempo prolungato.

Piante per raffrescare casa

Magari nonhai il pollice verde, eppure le piante sono un alleato inaspettato contro il caldo: 

  • Poste fuori casa, sul terrazzo o in giardino, permettono di creare zone d’ombra. In giardino sono particolarmente indicate le rampicanti, come l’edera o il falso gelsomino.
  • Poste all’interno della casa, assorbono il calore per la fotosintesi e rilasciano vapore acqueo, raffrescando così la casa. Le più indicate sono l’aloe vera, il ficus benjamin, la felce e la sansevieria.

Uso corretto di elettrodomestici e lampadine

Parlando dell’utilizzo corretto degli elettrodomestici, è necessario prestare attenzione al loro azionamento:

  • Forno, lavatrice e lavastoviglie generalmente rilasciano calore: per questo è consigliato usarli durante le ore più fresche. Inoltre, se hai una tariffa bioraria o trioraria, i consumi elettrici hanno un costo inferiore di sera: perché non approfittarne?
  • Imposta il tuo frigorifero a una temperatura di 4°C: permette di conservare correttamente il cibo evitando di raffreddarlo eccessivamente e di sprecare, quindi, energia.

Ma non solo: hai in casa quelle vecchie lampadine a incandescenza, dalla luce calda e dall’aspetto un po’ vintage? Allora è arrivato il momento di sostituirle con quelle a LED.

Le lampadine a incandescenza – fuori produzione dal 2012 – non solo emettono calore, ma consumano anche molta più energia di quelle a LED.

Optando per delle luci a LED puoi evitare di riscaldare la tua casa inutilmente e risparmiare sulle tue bollette 😉

I trucchi per usare il ventilatore al meglio

Usato sia da chi ha il condizionatore sia da chi non lo ha, permette di ottenere una sensazione di raffrescamento semplicemente creando un flusso d’aria con le ventole.

Esistono vari tipi di ventilatore: tra i più popolari c’è sicuramente quello a piantana, ovvero il classico dotato di un’asta regolabile.

Questo non sempre, però, è usato in modo corretto. Ecco qualche consiglio per sfruttarlo al meglio ⬇️

  • Evita di posizionarlo dietro tende o altri oggetti che possono ostacolare il circolo d’aria.
  • Posizionalo almeno a 30 centimetri dalla parete.
  • Cerca di puntarlo in direzione di porte o finestre aperte: in questo modo si creerà un naturale flusso d’aria.
  • Per un effetto refrigerante, attivalo dietro a una ciotola di ghiaccio o una bottiglia d’acqua congelata per ottenere un flusso d’aria più fresco.

💡 Se invece sei alla ricerca di una soluzione permanente per la tua camera da letto, consigliamo un ventilatore a soffitto: distribuendo il flusso d’aria in modo uniforme nella stanza, è ideale nei luoghi dove si passa molto tempo.

Condizionatore: guida all’uso

E ora, arriviamo a una delle soluzioni più usate per mettersi al riparo dal caldo: il condizionatore. Questo, però, è uno degli elettrodomestici più energivori.

I consumi del condizionatore sono determinati da diversi fattori, come la tecnologia, classe energetica, il numero delle stanze da raffrescare e il programma usato.

Al di là delle caratteristiche dell’apparecchio o della tua casa, ci sono diversi trucchi da usare per risparmiare sui consumi del condizionatore.

Scopri come risparmiare sul condizionatore 👇
La temperatura ideale

Anche se la tentazione di avere fresco immediato è comprensibile, la temperatura da impostare al climatizzatore non dovrebbe mai essere troppo bassa rispetto all’esterno.

La temperatura da selezionare, che comunque può variare in base a quella esterna, va dai 23 ai 26°C

Al di sotto di questo intervallo, infatti:

  • Si rischia un aumento spropositato dei consumi, e quindi della spesa in bolletta
  • Si possono creare sbalzi termici che impattano sulla salute, provocando spesso raffreddori o mal di testa.

➡️ Come linea guida, in generale, si ricorda di non superare i 6-7° di differenza tra dentro e fuori.

Il programma giusto

Molto spesso nell’attivare l’elettrodomestico si predilige la modalità COOL (cliccando così sul simbolo del condizionatore del fiocco di neve ❄️), ma in realtà sono diversi i programmi alternativi che puoi usare per rinfrescare casa 👇

MODALITÀ DRY

In questo caso il condizionatore non emette aria fredda, ma riduce il tasso di umidità presente in stanza, migliorandone il comfort termico. 

A differenza del programma COOL, il condizionatore viene attivato solo quando percepisce che l’umidità è sopra la soglia, per cui permette di consumare meno kWh, per un risparmio di energia stimato del 13%.

MODALITÀ ECO

Questo programma, assente nei condizionatori più datati, è pensato proprio per ridurre il consumo di energia. 

Quando attivi questa modalità, il climatizzatore monitora costantemente la temperatura dell’ambiente e regola automaticamente la potenza di raffreddamento, utilizzando solo l’energia necessaria per mantenere stabile la temperatura impostata.

MODALITÀ SLEEP

Il programma sleep, diffuso soprattutto nei condizionatori più recenti, è indicata se si vuole godere di un clima temperato tutta la notte. 

Durante le ore in cui rimane attiva, la funzione SLEEP modifica automaticamente la temperatura da raggiungere e usa una bassa velocità della ventola per adattarsi ai naturali cambiamenti del corpo umano durante la notte.

Questa modalità, che non deve lavorare per una temperatura costante, consuma meno energia, permettendo così di risparmiare e riposare bene.

Pulizia e manutenzione

Una buona pulizia del condizionatore permette di far lavorare l’elettrodomestico al massimo delle sue potenzialità. Lavorando senza sforzo, consumerà meno energia. 

Ecco cosa si consiglia di fare:

  • Pulisci l’unità interna almeno una volta all’anno, prima dell’accensione stagionale. L’ideale è effettuare la pulizia con l’arrivo della primavera.
  • Sanifica i filtri del condizionatore almeno due volte l’anno, alla prima accensione e allo spegnimento. Se il climatizzatore viene utilizzato anche nei mesi invernali, si consiglia di effettuare la pulizia dei filtri ogni 2-4 mesi. 

Accanto alla pulizia ordinaria, per avere sempre un condizionatore efficiente sarà necessaria anche una corretta manutenzione straordinaria. Comprende:

  • Il controllo del corretto funzionamento del circuito refrigerante;
  • La verifica dei collegamenti tra tubature, che spesso si deteriorano con il sole;
  • La pulizia dell’unità esterna, per rimuovere la polvere che si deposita sulla ventola e sul radiatore.

Questi lavori sono da richiedere a un professionista circa una volta l’anno.

Consigli durante l’uso

Infine, un impatto importante sull’efficienza del condizionatore, e quindi sui suoi consumi, è dato da alcuni accorgimenti relativi all’ambiente da raffrescare:

  • Mentre il condizionatore è acceso, tieni porte e finestre ben chiuse, meglio ancora se schermate.
  • Evita di usare il condizionatore di prima mattina o di sera: in questo caso basterà aprire la finestra, in modo da favorire il ricircolo d’aria.
  • Utilizza un timer per programmare l’attività dell’elettrodomestico.

Raffrescamento: guida alla scelta

Se non hai un condizionatore o vorresti cambiare il tuo impianto di raffrescamento, sappi che sono diverse le soluzioni ad alta efficienza.

Scopri le alternative 👇
Condizionatore con pompa di calore

Un condizionatore con pompa di calore non solo è una soluzione efficiente per il raffrescamento, ma è anche un investimento a lungo termine per il riscaldamento.

Si tratta di una pompa di calore aria-aria, alimentata dall’energia elettrica. Per raffrescare, prende il calore dall’aria interna e, attraverso uno specifico circuito, lo immette nell’aria esterna, raffreddando così la casa. Funziona invece al contrario per il riscaldamento.

➡️ L’energia elettrica, dunque, non è impiegata per raffreddare l’ambiente ma solo per far funzionare il meccanismo che preleva il calore. Per questo motivo, i consumi energetici possono diminuire fino del 40% rispetto al climatizzatore tradizionale.

Si tratta comunque di un costo piuttosto elevato, con un range di prezzo che varia da 150 €/kW fino anche a 350 €/kW per quelle di ultima generazione, a cui si aggiungono le spese di installazione.

Ricorda, comunque, che si tratta di un investimento a lungo termine, che va a ridurre i costi in bolletta sia della luce che del gas durante i mesi invernali.

Inoltre, la spesa può essere parzialmente coperta da agevolazioni statali, come l’Ecobonus o il Bonus ristrutturazione.

Condizionatore con tecnologia inverter

Oltre alla pompa di calore, un’altra soluzione per il raffrescamento è l’installazione di un condizionatore con tecnologia a inverter

Si tratta di una tecnologia avanzata che permette di regolare la velocità del compressore in modo continuo, in base alla temperatura dell’ambiente. 

Vediamo la differenza nel funzionamento:

  • Nei tradizionali condizionatori, detti on-off, dopo l’accensione il compressore raggiunge la massima potenza per raffreddare l’ambiente. Una volta ottenuta la temperatura desiderata, si spegne completamente, per poi ripartire, di nuovo alla massima potenza quando l’ambiente comincia a riscaldarsi. Ciò comporta dei picchi di consumo di energia elettrica.
  • Nel condizionatore a inverter, invece, il compressore non si arresta completamente, ma anzi lavora a velocità variabile, mantenendosi stabile perché l’ambiente non si scaldi nuovamente. Questo funzionamento permette di evitare picchi di energia e, di conseguenza, ridurre i costi in bolletta.

💡 Il condizionatore a inverter è anche un’ottima soluzione per il comfort casalingo: mantenendo più stabile la temperatura, evita sbalzi termici.

Raffrescamento radiante

Un’alternativa efficiente al classico condizionatore split è infine un impianto di raffrescamento radiante. 

Questo tipo di impianto è composto da pannelli applicati al soffitto, nel pavimento o nelle pareti che rinfrescano e scaldano l’ambiente tramite l’irraggiamento.

Nei pannelli ci sono delle serpentine in cui scorre l’acqua: per raffrescare casa questa viene portata alla temperatura di circa 16-19°. Tramite irraggiamento, poi, il sistema scambia il fresco prodotto con il caldo presente nell’ambiente.

I vantaggi di un impianto radiante sono:

  • Maggiore comfort: questo sistema permette di ottenere un clima tiepido in casa senza incorrere nei fastidi tipici della ventilazione, come raffreddori o mal di testa.
  • Diffusione uniforme dell’aria
  • Raffrescamento in tutte le stanze
  • Raffrescamento e riscaldamento insieme: l’impianto può essere usato sia in estate che in inverno, sostituendo così i termosifoni.
  • Risparmio in bolletta: non dovendo raggiungere una temperatura preimpostata, l’impianto consuma meno energia, risparmiando così sulla fattura luce.

➡️ A fronte di questi vantaggi, c’è comunque un costo elevato da sostenere inizialmente: sono numerose le variabili che lo determinano, ma possiamo dire che ha un range di prezzo che oscilla tra 80 e 150 €/mq

Si tratta comunque di una spesa che può essere parzialmente coperta da agevolazioni statali, come l’Ecobonus o il Bonus ristrutturazione.

Il raffrescatore, l’alternativa al normale condizionatore

Se non hai intenzione di installare un impianto di raffrescamento permanente, un’alternativa valida per combattere il caldo è il condizionatore portatile (anche detto raffrescatore o più comunemente “pinguino”): questo può essere con o senza tubo.

Trattandosi di soluzioni prive di impianto, entrambe le tipologie consumano meno energia elettrica del classico condizionatore.

Approfondiamo le differenze nella tabella 👇

COND. PORTATILE CON TUBOCOND. PORTATILE SENZA TUBO
Aspira l’aria calda, la raffredda tramite un gas refrigerante e la immette nella stanza. Il calore è espulso all’esterno tramite un tubo. L’aria raffrescata viene soffiata nella stanza.Aspira l’aria calda, la fa passare in un pannello umidificato. L’acqua del pannello evapora e assorbe calore dall’aria, che viene soffiata nella stanza.
L’aria è più frescaL’aria è umida e leggermente più fresca
Richiede uno spazio nella finestra per far passare il tuboSenza tubo, si può spostare ovunque
Consuma più energia elettricaConsuma meno energia elettrica
Più ingombrantePiù compatto
Più rumorosoMeno rumoroso

Quale scegliere tra i due?

  • Consigliamo di scegliere il raffrescatore con tubo se hai lo spazio – sia alla finestra che interno – necessario per posizionarlo. Per quanto ingombrante, infatti, è una soluzione più performante.
  • Consigliamo di scegliere il condizionatore senza tubo, invece, se cerchi una soluzione più flessibile o abiti in una casa di piccole dimensioni. Tuttavia, ha un potere raffrescante inferiore.

Ora conosci tutti i trucchi per isolare la casa, utilizzare al meglio gli elettrodomestici d’estate e scegliere l’impianto di raffrescamento più adatto a te.

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Aggiornato il 18 Giugno 2025
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