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CILA Edilizia: cos’è, quanto costa e come presentarla

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Se devi effettuare lavori di manutenzione in casa, dovrai presentare la CILA allo sportello unico per l’edilizia del Comune. In breve: 

  • La CILA è la Comunicazione di Inizio Lavori Asseverata, una pratica da presentare sempre prima di effettuare lavori di manutenzione straordinaria che non modifichino la struttura dell’edificio;
  • È importante sapere quando serve la CILA e per quali tipi di intervento;
  • Tanti sono i documenti da allegare tra cui la documentazione catastale, la relazione tecnica e i documenti di identità delle persone coinvolte nei lavori. 

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Indice

Che cos’è la CILA e quando serve 

Per CILA si intende la Comunicazione di Inizio Lavori Asseverata, un documento che serve per comunicare all’autorità competente l’avvio dei lavori edili relativi a determinate tipologie di interventi. 

In sostanza, possiamo definirla come una procedura semplificata rispetto alla richiesta del permesso di costruire e viene utilizzata per interventi di modesta entità o di manutenzione straordinaria.

La CILA deve essere redatta e asseverata da un tecnico abilitato, che attesti la conformità dell’intervento alle normative urbanistiche, edilizie e tecniche in vigore. 

💡 Una volta presentata al Comune, avrai subito la possibilità di cominciare i lavori, senza dover necessariamente aspettare il lasciapassare dell’ente.

Come si presenta la CILA 

La CILA va presentata allo sportello unico per l’edilizia presso il Comune in cui si trova l’immobile oggetto dei lavori. 

Oggi, la maggior parte dei Comuni prevede un percorso telematico per l’invio delle comunicazioni di inizio lavori. 

➡️ Se il tuo Comune non ha previsto questo tipo di servizio, puoi comunque inviare la comunicazione tramite PEC oppure consegnandola a mano allo sportello

CILA, cosa contiene: i documenti che non possono mancare

Ma cosa c’è nella CILA e quali documenti e allegati deve contenere? La risposta può variare in base al tipo di intervento che deve essere effettuato. 

In linea generale, però, possiamo dire che ci sono documenti che non mancano mai nella presentazione di questa pratica edilizia, tra cui: 

  • Una comunicazione firmata dal proprietario dell’immobile;
  • La relazione tecnica di asseverazione firmata da un professionista;
  • I documenti d’identità del proprietario dell’immobile e del professionista che ha firmato la relazione tecnica;
  • La documentazione catastale relativa all’immobile oggetto dei lavori;
  • La ricevuta di pagamento per i diritti di segreteria da pagare al Comune;
  • I dati dell’impresa costruttrice;
  • Il Documento di Regolarità Contributiva (DURC) dell’azienda costruttrice.

CILA per manutenzione straordinaria: per quali interventi e lavori

Come già accennato, dovrai presentare la CILA solo se hai in programma di effettuare determinati tipi di lavori sull’immobile. 

Capire quali siano i lavori che richiedono la CILA è semplice, perché sarà lo stesso tecnico abilitato a indirizzarti verso la pratica edilizia più adeguata in base al tipo di interventi che devono essere effettuati. 

Di solito, comunque, questi comprendono: 

  • Lavori di ristrutturazione interna, come la riorganizzazione degli spazi interni o la creazione di nuovi ambienti, sempre che questi non vadano a modificare la volumetria dell’immobile;
  • Interventi di manutenzione straordinaria, riparazione, sostituzione o ristrutturazione che non alterano la volumetria o la destinazione d’uso dell’edificio;
  • Installazione di impianti tecnologici come impianti elettrici, idraulici, di riscaldamento, di condizionamento dell’aria, ecc.

💡 Dovrai presentare la CILA anche nel caso di una ristrutturazione del bagno, se vuoi sostituire gli infissi o abbattere muri non portanti. 

CILA Superbonus: come funziona 

Dovrai presentare la CILA anche se vuoi effettuare degli interventi che ti permettono di accedere ai benefici fiscali di alcuni bonus edilizi

Più nello specifico, in questo caso si parla di CILA-S che va presentata sia per le agevolazioni legate al Superbonus sia per quelle dell’Ecobonus.

La CILA-S va presentata sempre per i lavori, trainati o trainanti del Superbonus, così come per gli interventi di efficientamento energetico o riduzione del rischio sismico. Questa pratica nasce per semplificare la burocrazia, rendendo più semplice beneficiare dei bonus edilizi come Superbonus ed Ecobonus.  

Quando la CILA non va presentata 

Posto che il tecnico al quale ti sei rivolto ti fornirà tutti i dettagli su quando è necessario presentare la CILA e quando no, vediamo quali sono i casi in cui questo documento non è richiesto. 

In linea generale, possiamo dire che la CILA non va presentata quando gli interventi possono essere svolti dopo la presentazione di altri tipi di comunicazione, come: 

  • SCIA (Segnalazione Certificata di Inizio Attività);
  • Edilizia libera (che include tutti quegli interventi che non necessitano di alcun titolo abilitativo);
  • PdC (Permesso di Costruire). 

Come compilare il modulo e chi può farlo 

Considerando gli innumerevoli dati e i documenti tecnici che servono per completare la presentazione della CILA, la compilazione della pratica non viene quasi mai effettuata dal proprietario dell’immobile. 

In genere è il professionista abilitato (architetto, ingegnere, geometra ecc.) che si occupa di compilare la CILA, redigendo anche la documentazione tecnica.

Il tecnico deve dichiarare che i lavori sono conformi ai regolamenti edilizi vigenti, che non interessano parti strutturali dell’edificio e siano in regola con la normativa sismica e sul rendimento energetico.

In alcuni casi, inoltre, è l’azienda costruttrice che si occupa di compilare la pratica. 

CILA e documentazione di fine lavori

Così come prima di cominciare i lavori avrai inviato la comunicazione di inizio lavori, allo stesso modo, una volta conclusi gli interventi di ristrutturazione, dovrai presentare il documento di fine lavori

In questa sede, infatti, viene comunicata la fine dei lavori, ma anche del collaudo, a firma di un tecnico abilitato. 

Tra i documenti da allegare per la fine dei lavori ci sono: 

  • La variazione catastale, per accertare che l’intervento non abbia apportato modifiche;
  • APE, la certificazione energetica, anch’essa redatta da un tecnico abilitato;
  • La documentazione relativa allo smaltimento dei rifiuti;
  • La documentazione relativa al collaudo da parte del direttore dei lavori. 

⚠️ Considera che la CILA ha una validità di 3 anni. È proprio entro questo termine che dovrai presentare la documentazione di fine lavori. 

CILA: quali sono i costi 

Indicare un costo per la CILA non è semplice. Questo perché l’importo che si andrà a pagare è influenzato da una molteplicità di fattori tra cui quello per la parcella del tecnico, per i rilievi necessari e per le relazioni tecniche. 

Non solo, perché il costo può variare anche in base alla Regione in cui ci si trova e all’intervento che si vuole realizzare. 

Orientativamente, la CILA può avere un costo che varia dai 500 euro fino ai 1.500 euro. 

CILA in sanatoria: attenzione alle sanzioni

Ma cosa succede se, pur essendo obbligatoria, decidessi di non presentare la CILA o non fossi a conoscenza di tale obbligo? 

Il rischio è di incappare in severe sanzioni. Ma è possibile anche diminuire il peso delle multe, presentando quella che viene chiamata CILA in sanatoria

In sostanza, in questo caso la CILA viene presentata in ritardo, quando i lavori sono già avvenuti, ma non sono mai stati comunicati al Comune. 

Ciò non cambia il fatto che dovrai rivolgerti a un tecnico abilitato per la redazione della CILA in sanatoria, il quale eventualmente presenterà in autonomia il documento al Comune. 

Federica Antignano

Federica Antignano

Web writer e copywriter con esperienza nella redazione di contenuti in ambito energia e finanza per importanti testate online, Federica affianca il team Switcho come collaboratrice esterna nella creazione di articoli per il blog aziendale. La sua dedizione va oltre il semplice lavoro, è un impegno sincero nel fornire informazioni utili e contenuti di valore ai lettori.
Aggiornato il 15 Marzo 2024
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