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Sostituzione caldaia: quando cambiarla, i costi e gli incentivi

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Se vuoi diminuire i tuoi consumi energetici e avere un riscaldamento sempre ottimale, allora la scelta ideale è la sostituzione della caldaia una volta che quella attuale diventa obsoleta.

Quando è consigliato sostituirla? Quanto costa? Come si possono ottenere detrazioni? Questo articolo risponde a tutte le tue domande. La sostituzione della caldaia, in pillole:

  • Se la tua caldaia ha più di 15 anni, probabilmente è arrivato il momento di cambiarla 😉
  • La caldaia a condensazione e la pompa di calore sono i sistemi di riscaldamento dalla classe energetica migliore.
  • Puoi richiedere l’Ecobonus 50% o 65% per cambiare caldaia direttamente sul portale ENEA.
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Indice

Cambiare caldaia: quando e perché farlo?

Nonostante sia sempre opportuno procedere con una manutenzione ordinaria e straordinaria, arriva il momento in cui bisogna cambiare caldaia. Capita spesso, infatti, che il nostro apparecchio di riscaldamento invii delle avvisaglie negative sul suo funzionamento.

Quando cambiare la caldaia? Vediamo insieme i principali segnali:

  • Durata della caldaia: se la tua caldaia ha più di 15 anni, c’è il rischio che sia ormai da cambiare. Col passare del tempo, infatti, è necessaria una manutenzione sempre più frequente, per cui cambiare dispositivo potrebbe essere meno costoso in termini di tempo e denaro. Inoltre, potrebbe avere una classe energetica obsoleta, quindi essere più inquinante e più dispendiosa in bolletta.
  • Cattivi odori: in caso ci siano cattivi odori, la caldaia potrebbe emettere monossido di carbonio o altre sostanze molto nocive per la salute. La caldaia è da sostituire il prima possibile.
  • Rumori: se la tua caldaia fa rumore, potrebbe essersi danneggiata una parte del sistema
  • Tempo di riscaldamento: se i termosifoni impiegano più tempo del dovuto a riscaldarsi, potrebbe esserci un cattivo funzionamento. Certamente la manutenzione può aiutare, ma la sostituzione può essere una soluzione definitiva al problema.

💡 Hai deciso di cambiare la caldaia? Meglio farlo durante i periodi caldi, come la primavera o l’estate.

Sostituire la caldaia per l’aumento della classe energetica

Sostituire una caldaia, oltre a risolvere alcuni problemi, può essere un’opportunità per aumentare la classe energetica dell’apparecchio e quindi il valore dell’immobile.

Le vecchie caldaie hanno una classe energetica molto bassa (G o F), ovvero hanno una bassa efficienza di riscaldamento e sono più inquinanti per l’ambiente. 

Cambiare le caldaie più vecchie con quelle di nuova generazione e classe energetica più alta (da A ad A++) è un modo, nel lungo termine, di risparmiare sui consumi e di diminuire l’impatto ambientale. 

Tra tutti i tipi di caldaie, i sistemi più comuni per una sostituzione sono la caldaia a condensazione e la pompa di calore.

I vantaggi di una sostituzione con caldaia a condensazione 

La caldaia a condensazione, a differenza di quella a camera stagna o a camera aperta, sfrutta il calore dei fumi di scarico generati dalla combustione.

Questo sistema, che recupera il calore di combustione, permette di avere notevoli vantaggi:

  • Maggiore efficienza energetica: a parità di combustibile, produce più calore. In questo modo riduce i consumi di circa il 30%.
  • Impatto ambientale: trattenendo i fumi di scarico, il suo funzionamento riduce le emissioni dannose per l’ambiente.

💡 In genere, le migliori caldaie a condensazione sono di classe A.

I vantaggi di una sostituzione con pompa di calore

Anche la pompa di calore è una delle scelte ideali per sostituire la caldaia.

Funzionamento Pompa di calore

La pompa di calore sposta il calore da un ambiente più freddo, ovvero l’esterno, a uno più caldo, cioè l’ambiente domestico.

Tra le varie fonti rinnovabili, la tipologia di pompa di calore indicata a sostituire una caldaia è la pompa di calore aria-acqua (che è anche la più diffusa).

La pompa di calore aria-acqua preleva l’energia termica dell’aria esterna per riscaldare l’acqua che circola nel sistema di riscaldamento della casa

Ciò accade grazie a un fluido refrigerante collocato nel suo sistema a circuito: questo passa dallo stato liquido a quello gassoso prendendo e cedendo calore continuamente. Il circuito è alimentato dall’energia elettrica.

Perché sostituire una vecchia caldaia con una pompa di calore?

  • Per l’alta efficienza energetica: la pompa di calore aria-acqua produce più energia termica rispetto all’energia elettrica usata.
  • Per il risparmio in bolletta: non utilizzando il gas naturale per far funzionare la caldaia, con la pompa di calore si abbattono i costi nella bolletta del gas.
  • Per lo sfruttamento di energia rinnovabile: a differenza della caldaia a gas, sfruttando l’energia rinnovabile non ci sono emissioni dannose per l’ambiente.
  • Perché è abbinabile all’impianto fotovoltaico con accumulo: un sistema integrato di un impianto fotovoltaico con accumulo e pompa di calore è un’ottima soluzione per alimentare luce e riscaldamento in casa. L’accumulatore fotovoltaico, infatti, sostiene i consumi elettrici della pompa di calore.

💡 Le pompe di calore dotate delle tecnologie più avanzate sono di classe A++.

Operando meglio con temperature alte, la pompa di calore non è consigliabile per i climi freddi. Un’alternativa valida è un sistema ibrido, in cui la pompa di calore e la caldaia a condensazione si attivano insieme o separatamente a seconda delle temperature.

Cambiare una vecchia caldaia con una a biomassa

Anche avere una caldaia a biomassa è un’ottima soluzione per sostituire la caldaia.

Per caldaia a biomassa si intende tutta la categoria di caldaie che sfruttano combustibili organici, come la caldaia a legna o a pellet.

I principali vantaggi della sostituzione con caldaia a biomassa:

  • Impatto ambientale: le emissioni provocate dalla combustione della legna sono meno dannose di quelle dei combustibili fossili.
  • Efficienza energetica: il pellet ha un potere calorifico elevato, per cui a parità di combustibile è prodotta molta più energia termica.
  • Basso costo dei materiali: legna e pellet sono poco costosi.

💡 Le migliori caldaie a biomassa hanno una classe energetica A++.

Sostituzione della caldaia: Ecobonus, Superbonus o Conto Termico 2.0?

Se cambiare la caldaia è una spesa difficile da sostenere, sappi che esistono degli incentivi volti coprire almeno il 50% dei costi della sostituzione. Vediamoli insieme.

Ecobonus al 50% o al 65% 

L’obiettivo dell’Ecobonus è quello di coprire gli interventi di sostituzione degli impianti di riscaldamento per la riqualificazione energetica

Consiste in una detrazione fiscale di 10 rate annuali di uguale importo, per un totale del 65% o del 50% della spesa ottenuta

Il massimo importo detraibile è di 30.000 €, per cui le spese massime sono rispettivamente di 46.153,84 € (per i lavori coperti al 65%) e di 60.000 € (per i lavori coperti al 50%).

Ecco qui gli interventi deducibili al 65%:

  • La sostituzione dei vecchi impianti di riscaldamento con una caldaia a condensazione almeno di classe A, e dotata di sistemi di termoregolazione evoluti in classe V, VI o VIII.
  • La sostituzione della caldaia tradizionale con una pompa di calore o con sistemi ibridi.

Questi, invece, i lavori detraibili al 50%:

  • La sostituzione degli impianti di riscaldamento con una caldaia a condensazione almeno di classe A, ma priva di sistemi di termoregolazione di classe V, VI o VII.
  • La sostituzione dei vecchi impianti con una caldaia a biomassa.

Superbonus 70%

Il Superbonus nel 2024 è destinato unicamente ai condomini, e non più a villette e case indipendenti. 

Questa detrazione copre tutti i lavori di sostituzione della caldaia che concorrono all’aumento della classe energetica dell’immobile di almeno 2 classi

In questo caso, eventuali sostituzioni con caldaia a condensazione di classe A, pompa di calore, impianto ibrido o biomassa sono interventi trainanti per il miglioramento della classe energetica, almeno per quanto riguarda gli edifici unifamiliari.

Inoltre, la quota della detrazione subirà un progressivo abbassamento nei prossimi anni, passando dal 70% nel 2024 al 65% nel 2025

Conto termico 2.0

Il Conto termico 2.0 non consiste in una detrazione fiscale, ma in un bonus che copre fino al 65% della spesa per la sostituzione caldaie tradizionali con impianti a pompe di calore, sistemi ibridi e caldaie a biomassa

L’incentivo può essere corrisposto in via diretta, tramite rate annuali costanti tra i 2 e i 5 anni, oppure in un’unica soluzione: in questo caso, la quota ha un massimale di 5.000 €

Cambio caldaia e bonus: una panoramica

Dopo tutti questi bonus e interventi hai paura di far confusione? Non temere: ecco qui una tabella riassuntiva dei lavori di sostituzione e degli incentivi corrispondenti.

TIPO DI SOSTITUZIONEBONUS
Caldaia a condensazione di classe AEcobonus 50%, Superbonus 70%
Caldaia a condensazione di classe A e con impianti termoregolazione evolutiEcobonus 65%, Superbonus 70%
Caldaia a biomassaEcobonus 50%, Conto termico 2.0, Superbonus 70%
Pompe di calore e sistemi ibridiEcobonus 65%, Conto termico 2.0, Superbonus 70%

Come ottenere i bonus per la sostituzione della caldaia

Quali sono gli step da seguire per ottenere gli incentivi per la sostituzione della caldaia? 

La prima cosa da fare è verificare di avere i requisiti: vediamo insieme i criteri per accedere ai bonus per la sostituzione della caldaia.

BONUSREQUISITI 
Ecobonus 65%✔️​ Spesa massima di 46.153,84 €
✔️ Pagamento tracciabile
Ecobonus 50%✔️​ Spesa massima di 60.000 €
✔️​ Pagamento tracciabile
Superbonus 70%✔️​ Condomini – no villette
✔️​ Lavori principali per la casa
✔️​ Pagamento tracciabile
Conto Termico 2.0✔️​ Pagamento tracciabile

Come richiedere l’Ecobonus sul portale ENEA

L’Ecobonus è la detrazione più indicata per coprire i lavori di sostituzione delle caldaie, nonché anche la più comune. 

Per ottenere l’Ecobonus, per prima cosa devi rivolgerti all’ENEA, ente statale dedicato all’energia e allo sviluppo economico sostenibile.

Per ottenere l’Ecobonus per la sostituzione della tua caldaia, devi compilare la scheda informativa sul portale ENEA. La scheda descrittiva va completata entro 90 giorni dal termine dei lavori (ovvero la data di rilascio della Dichiarazione di Conformità).

Dopo aver trasmesso la scheda informativa all’ENEA, questa ottiene un codice identificativo univoco (CPID) e il suo stato risulta “inviato”. 

Inoltre, in quanto beneficiario del bonus dovrai conservare questi documenti:

  • La stampa della scheda descrittiva, riportante il codice CPID assegnato dal sito ENEA, firmata da te, e dove necessario, dal tecnico abilitato.
  • La scheda tecnica della nuova caldaia o della pompa di calore.
  • Il nuovo libretto d’impianto.
  • L’asseverazione di un tecnico, ovvero la dichiarazione di conformità ai requisiti.
  • La dichiarazione di consenso all’esecuzione dei lavori.
  • Le fatture e le ricevute dei bonifici effettuati per pagare l’intervento.
  • La stampa della e-mail inviata dall’ENEA contenente il codice CPID: questa è la garanzia che la scheda descrittiva dell’intervento è stata trasmessa.

Quanto costa la sostituzione della caldaia?

Ipotizzare la spesa per cambiare la caldaia può essere complicato, perché dipende da una serie di fattori:

  • Il tipo di caldaia scelto, e nello specifico il modello. Per esempio, se si installa una pompa di calore, oltre all’apparecchio in sé sono da considerare i costi dei lavori di verifica dell’ambiente circostante.
  • La potenza della caldaia o della pompa di calore.
  • La spesa per il montaggio della caldaia nuova, che dipende dal tipo di intervento fatto per allacciare la nuova caldaia all’impianto di riscaldamento.
  • Il costo di smontaggio e smaltimento della caldaia vecchia.

In genere, il prezzo complessivo dei lavori per la sostituzione della caldaia si aggira tra i 300 e i 700 €.

Per quanto riguarda il tipo di caldaia, ecco qui una fascia di prezzi indicativa:

TIPO DI CALDAIAPREZZO DI ACQUISTO
Caldaia a biomassa, legna o pelletDa 2.500 fino a 4.000 €
Caldaia a condensazioneDa 800 fino 2.500 €
Pompa di calore 800€/kW e i 1700€/kW + 4.000 € di costi aggiuntivi di installazione

Se vuoi risparmiare sulle spese di riscaldamento, dai un’occhiata a Switcho, il servizio gratuito che analizza le tue bollette e suggerisce l’offerta migliore per te sulla base dei tuoi consumi. Decidi di cambiare fornitore? Accomodati pure, perché della burocrazia ce ne occupiamo noi 😎

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Le domande frequenti sulla sostituzione della caldaia

Quanto costa la sostituzione di una caldaia?

Il costo della sostituzione di una caldaia dipende da una serie di fattori. I prezzi di montaggio variano tra i 300 e i 700 €, e a questa cifra è necessario aggiungere il costo del nuovo apparecchio.

Quali caldaie rientrano nel 65%?

Rientrano nell’Ecobonus 65% le caldaie a condensazione di classe A dotate di impianti di termoregolazione evoluti, le pompe di calore e i sistemi ibridi.

Come ottenere bonus 50% caldaia?

Per ottenere l’Ecobonus 50% è necessario compilare la scheda informativa sul portale ENEA, inserendo tutte le informazioni richieste entro 90 giorni dal termine dei lavori.

Quando si deve sostituire la caldaia?

Si deve sostituire la caldaia se questa ha più di 15 anni, se emette rumori e/o cattivi odori, se i termosifoni impiegano molto tempo per riscaldarsi.

Redi Vyshka

Redi Vyshka

COO e co-fondatore di Switcho, esperto nei campi della consulenza manageriale e della finanza aziendale, Redi ha contribuito nel 2019 alla progettazione e al lancio del primo servizio in Italia che, con pochi clic, consente di analizzare le proprie spese di casa e di trovare le opportunità personalizzate di risparmio, dimenticandosi la burocrazia. Dalla nascita di Switcho, Redi prende parte a numerosi eventi su startup e settore energetico, grazie alla sua competenza pluriennale nel mercato delle forniture di gas e luce e nelle soluzioni per ridurre i costi in bolletta. Leggi tutti i suoi articoli e seguilo su LinkedIn.
Aggiornato il 2 Gennaio 2024
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