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A quanto ammonta la percentuale dell’agenzia immobiliare?

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La percentuale corrisposta all’agenzia immobiliare in seguito alla compravendita o all’affitto di una casa rappresenta il compenso riconosciuto per il ruolo di mediazione tra le due parti. Capiamo meglio a quanto ammonta e quando è dovuta.

In breve, la tariffa dell’agenzia immobilare:

  • Nel caso di compravendita, si aggira solitamente intorno al 3-5% del prezzo dell’immobile;
  • Nel caso di contratti di locazione, si attesta sul 10-15% del canone di affitto annuo;
  • Va corrisposta generalmente sia dall’acquirente che dal venditore.

Se stai cambiando casa e hai un sacco di dubbi, su una cosa ti aiutiamo noi di Switcho: all’attivazione delle tue utenze ci pensiamo noi, gratuitamente e senza burocrazia 😎

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Indice

Cos’è e a quanto ammonta la percentuale per l’agenzia immobiliare?

Le spese di agenzia immobiliare vanno messe in conto quando si effettua la vendita, l’acquisto o la locazione di una casa. L’unica alternativa possibile, infatti, è scegliere di procedere senza il supporto di un’agenzia, col rischio di non riuscire a portare a termine correttamente tutte le procedure burocratiche.

Il compenso dell’agenzia immobiliare è la retribuzione per il lavoro di mediazione svolto dall’agente, che si occupa di mettere in contatto il venditore con l’acquirente o il locatore con il locatario.

Ma a quanto ammonta la percentuale dovuta all’agenzia? In questa tabella trovi riassunti i valori più comuni 👇

COMPRAVENDITA▪️ Generalmente 3-5% del prezzo di vendita + IVA
▪️ Per immobili molto costosi può scendere a 1-2% + IVA
▪️ Nel caso di immobili di modesto valore potrebbe essere richiesto un forfait (ad esempio di 4000/5000€ + IVA) 
AFFITTO▪️ Talvolta una mensilità di affitto + IVA
▪️ Talvolta il 10-15% del canone annuo + IVA

💡 Chi paga la spesa dell’agenzia immobiliare? Generalmente entrambe le parti, dal momento che entrambe traggono beneficio dal lavoro di mediazione dell’agente. In alcuni casi, tuttavia, può capitare che il costo resti tutto in capo all’acquirente o all’affittuario.

Quali fattori incidono sui compensi delle agenzie immobiliari?

Il compenso dell’agenzia non è stabilito per legge, pertanto ciascuna può scegliere la tariffa da applicare in base a diversi fattori:

  • L’immobile stesso: la posizione, il valore e l’appetibilità della casa sono tutti elementi che concorrono non solo al prezzo di vendita (e indirettamente, quindi, al guadagno dell’agenzia) ma anche alle probabilità di concludere l’affare in breve tempo.
  • I servizi di promozione: il lavoro dell’agenzia non si limita all’organizzazione delle visite, ma include lo scatto delle foto, la descrizione dell’immobile, la pubblicazione dell’annuncio, la preselezione dei visitatori e molto altro. Ad esempio, potrebbe essere necessario ammobiliare la casa in modo fittizio (una pratica detta home staging) per rendere più chiari gli spazi e le dimensioni. Talvolta gli annunci vengono anche sponsorizzati per trovare più potenziali acquirenti.
  • Le verifiche documentali: dal punto di vista burocratico, l’agenzia verifica le piantine catastali e le certificazioni energetiche, oltre a dare supporto nella registrazione del contratto presso l’Agenzia delle Entrate.
  • Servizi aggiuntivi: che si tratti di consigliare un broker per il mutuo o un notaio per il rogito, sempre più agenzie mettono a disposizione dei loro clienti dei servizi extra molto comodi. Un altro esempio? Alcune agenzie gestiscono addirittura le utenze dei loro clienti con l’aiuto di Switcho 😎

Tutti questi fattori concorrono alla definizione della percentuale richiesta dall’agenzia. In ogni caso, sappi che questo dato ti sarà reso ben noto dall’agenzia stessa in fase di stipula del contratto con il quale le affiderai ufficialmente l’incarico.

Ricorda, inoltre, che la Camera di Commercio di ogni provincia rende nota una percentuale indicativa. Conoscerla può essere utile in caso volessi valutare la proposta della tua agenzia ed, eventualmente, contrattare – ma tieni a mente che l’agenzia ha piena facoltà di non attenersi alle indicazioni della Camera di Commercio.

Quanto si paga di IVA per la mediazione immobiliare?

Alle cifre che abbiamo fin qui elencato dovrai sempre aggiungere il 22% di IVA.

Facciamo un esempio: se l’immobile che stai acquistando o vendendo costa 200mila euro e l’agenzia richiede una percentuale del 4%, allora il calcolo da fare è:

(200.000€ x 4) / 100 = 8.000€

Ora aggiungiamo il 22% di IVA:

(8.000€ x 22) / 100 = 1.760€

➡️ Il totale da corrispondere all’agenzia, comprensivo di IVA, è pari a 9.760€ (ossia 8.000€ + 1.760€).

L’agenzia presenterà una fattura con tutto il dettaglio di costi, inclusa la voce “IVA”.

Se una delle parti coinvolte è titolare di partita IVA, potrebbe riuscire a detrarre l’IVA sulla spesa di intermediazione immobiliare secondo le normative vigenti. E a tal proposito, ti invitiamo a proseguire la lettura del prossimo paragrafo 👇

La spesa di intermediazione immobiliare si può detrarre?

La risposta è sì, ma solo in un caso specifico ed entro un massimale.

Chi acquista una casa come abitazione principale e sostiene delle spese di agenzia, può detrarre il 19% dall’IRPEF nella dichiarazione dei redditi, con un massimale di 1.000€.

Ci sono quindi due casistiche:

  • Se hai pagato più di 1.000€, il massimo che puoi detrarre è 190€.
  • Se hai pagato meno di 1.000€, per scoprire quanto puoi detrarre devi calcolare il 19% della spesa.

💡 Cosa significa “detrazione delle spese per l’agenzia immobiliare”? Spesso il concetto di detrazione non è molto chiaro, ma proviamo a semplificarlo: una spesa è detraibile quando si può sottrarre dall’imposta sul reddito delle persone fisiche (IRPEF). Ciò significa che va a ridurre le tasse dovute nella dichiarazione dei redditi.

Per poter essere dedotta, la provvigione dell’agenzia deve essere corrisposta tramite metodi di pagamento tracciabili come bonifico, assegno o carta di credito.

Spese agenzia immobiliare per compravendita e affitto: qualche esempio

Per chiarire meglio le varie casistiche, in queste tabelle trovi delle simulazioni di compensi per le agenzie immobiliari già comprensive di IVA.

COMPRAVENDITA

PREZZO D’ACQUISTO ⬇️3%4%5%
100.000€3.660€4.880€6.100€
200.000€7.320€9.760€12.200€
300.000€10.980€14.640€18.300€
450.000€16.470€21.960€27.450€

AFFITTO
Se la percentuale corrisponde a una mensilità + IVA

AFFITTO MENSILE ⬇️PROVVIGIONE
600€732€
900€1098€
1.200€1464€
1.600€1952€

AFFITTO
Se la provvigione corrisponde a una percentuale del canone annuo + IVA

CANONE ANNUO ⬇️10%15%
7.200€878€1.318€
10.800€1.318€1.976€
14.400€1.756€2.635€
19.200€2.342€3.514€

Quando c’è o non c’è il diritto alla provvigione

Le varie casistiche sono regolamentate in parte dalla legge e in parte dal contratto sottoscritto con l’agenzia immobiliare. L’articolo 1754 del Codice Civile riporta:

“È mediatore colui che mette in relazione due o più parti per la conclusione di un affare, senza essere legato ad alcuna di esse da rapporti di collaborazione, di dipendenza o di rappresentanza.”

Questa definizione descrive precisamente il lavoro dell’agente. Va inoltre ricordato che l’agente immobiliare deve essere iscritto al Repertorio Economico Amministrativo (REA) della Camera di Commercio per poter svolgere questo compito.

Sul tema del diritto alla provvigione, il Codice Civile specifica anche che:

Il mediatore ha diritto alla provvigione da ciascuna delle parti, se l’affare è concluso per effetto del suo intervento. La misura della provvigione e la proporzione in cui questa deve gravare su ciascuna delle parti, in mancanza di patto, di tariffe professionali o di usi, sono determinate dal giudice secondo equità.”

Generalmente sono due le condizioni per poter affermare che è stato maturato il diritto al compenso:

  • L’attività dall’agente immobiliare è stata determinante per la chiusura dell’affare, sia questo la vendita o l’affitto;
  • Le parti firmano un contratto preliminare (anche noto come compromesso) volto all’acquisto o alla vendita dell’immobile.

💡 Non sussiste diritto alla provvigione se non si verificano le condizioni qui sopra, oppure se l’agente non riesce a concludere la vendita entro il periodo di validità del mandato, o ancora se infrange il contratto in altri modi.

Cosa fare dopo l’acquisto o l’affitto della casa

Dopo aver sbrigato tutte le pratiche necessarie all’acquisto (compromesso e rogito) o all’affitto della casa (registrazione del contratto di locazione), ora puoi finalmente entrare nella tua nuova proprietà.

Una delle prime cose da fare è senza dubbio la gestione delle utenze: occorre riattivarle se sono state chiuse e soprattutto intestarle correttamente al nuovo proprietario/inquilino. 

Puoi farlo con diverse operazioni:

OPERAZIONEQUANDO FARLA
VolturaQuando si vuole modificare l’intestatario delle utenze luce e gas, senza interruzioni nella fornitura
SubentroQuando le utenze sono già chiuse e si intende riattivarle e designare un nuovo intestatario
Prima attivazione luce o prima attivazione gasQuando stai entrando in una casa di nuova costruzione

Vuoi gestire rapidamente le utenze senza impazzire dietro ai call center? Affidati a noi di Switcho: troviamo le migliori offerte luce e gas per te e gestiamo tutta la burocrazia dell’attivazione. Ah, il nostro servizio è 100% digitale e gratuito 😇

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Eleonora Francese

Eleonora Francese

Laureata in Comunicazione e appassionata di scrittura SEO, Eleonora lavora da anni come Content Marketing Manager occupandosi della pianificazione e della stesura di articoli di blog in ambito di energia, assicurazioni e telefonia. Il suo obiettivo? Rendere semplici anche i concetti più complessi! Leggi tutti i suoi articoli e seguila su LinkedIn.
Aggiornato il 29 Marzo 2024
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