Quando si parla di radiazione per esportazione ci riferiamo alla cancellazione del veicolo dal PRA e dall’ANV. Cosa sapere, in breve:
Quando va effettuata? | Prima che il veicolo venga esportato definitivamente all’estero |
Quanto costa? | Il costo per la radiazione per esportazione è di circa 56 euro, salvo eventuali costi aggiuntivi per pratiche o agenzie |
Dove va effettuata? | La richiesta di radiazione deve essere presentata presso uno Sportello Telematico dell’Automobilista (STA) |
Indice
- Cos’è la radiazione dell’auto per esportazione
- Dove e come richiedere la radiazione di un veicolo
- I costi della radiazione per esportazione
- Quali documenti servono per la richiesta di esportazione dell’auto
- Come fare la radiazione auto se c’è un fermo amministrativo
- Come gestire assicurazione e bollo auto
Cos’è la radiazione dell’auto per esportazione
Se hai deciso di vendere il tuo veicolo a qualcuno che lo porterà all’estero, oppure se stai per trasferirti in un altro Paese con la tua auto, è necessario effettuare la radiazione per esportazione. Ma cosa significa?
In poche parole, si tratta della cancellazione del veicolo dal Pubblico Registro Automobilistico (PRA) e dall’Archivio Nazionale dei Veicoli (ANV).
È un passaggio fondamentale, perché consente di chiudere formalmente ogni legame tra te e l’auto in Italia, evitando di rimanere intestatario di un veicolo che non circola più nel nostro Paese.
❗ Dal 2020, questa procedura non può più essere rimandata: deve essere completata prima che il veicolo lasci il territorio italiano.
La richiesta può essere presentata direttamente da te, se sei l’intestatario del mezzo, oppure da un avente diritto che, pur non essendo ancora registrato al PRA, può dimostrare il titolo per farlo.
Anche se può sembrare un’operazione burocratica complessa, in realtà si tratta solo di seguire pochi passaggi ed effettuare qualche semplice verifica sul tuo veicolo.
Dove e come richiedere la radiazione di un veicolo
Per richiedere la radiazione di un veicolo destinato all’esportazione, devi rivolgerti a uno Sportello Telematico dell’Automobilista (STA).
Tieni presente che, dal 1° gennaio 2020, la legge è cambiata:
- Non è più possibile rivolgersi ai Consolati italiani all’estero;
- Non è possibile posticipare la pratica a dopo l’esportazione.
Ora la radiazione deve essere fatta prima che il veicolo lasci l’Italia e solo se la revisione è in corso di validità. In particolare, deve essere stata effettuata con esito positivo nei sei mesi precedenti la richiesta.
Una volta conclusa la procedura, ti sarà rilasciato un certificato di radiazione, anche in formato digitale, accessibile tramite un codice che riceverai a fine pratica. È un passaggio obbligatorio, ma ben strutturato, pensato per tutelarti e garantire una gestione corretta e trasparente del veicolo destinato a lasciare il Paese.
I costi della radiazione per esportazione
Effettuare la radiazione di un veicolo non è un’operazione gratuita. Anche se si tratta di una procedura amministrativa piuttosto semplice, comporta alcuni costi obbligatori che vanno sostenuti al momento della richiesta.
Queste spese coprono gli oneri dovuti all’ACI, alla Motorizzazione e all’imposta di bollo. Ecco, nel dettaglio, le principali voci di costo:
- 13,50 euro per gli emolumenti ACI, cioè il compenso previsto per l’attività di registrazione;
- 32,00 euro per l’imposta di bollo, necessaria per la formalizzazione dell’atto;
- 10,20 euro per i diritti della Motorizzazione Civile, ai quali si devono aggiungere eventuali costi di esazione, cioè le spese per i versamenti effettuati a favore della Motorizzazione.
➡️ Tieni presente che questi importi possono variare leggermente in base al canale utilizzato o alla presenza di eventuali intermediari, come agenzie di pratiche auto.
Quali documenti servono per la richiesta di esportazione dell’auto
Per avviare correttamente la pratica di radiazione per esportazione, è fondamentale presentare tutta la documentazione richiesta.
❗La mancanza anche di uno solo dei documenti necessari può rallentare o bloccare l’intero processo.
Tra i documenti da presentare ci sono:
- Istanza unificata compilata e firmata, cioè il modulo ufficiale per la richiesta;
- Targhe del veicolo, anteriore e posteriore (salvo ritiro da parte di autorità estere UE);
- Documento Unico di Circolazione e di Proprietà, oppure, se non disponibile, libretto di circolazione e certificato di proprietà cartaceo;
- Documento d’identità e codice fiscale del proprietario o dell’avente titolo;
- Titolo di acquisto in originale (obbligatorio solo se la richiesta è presentata da un soggetto non ancora intestatario al PRA).
➡️ Nel caso in cui targhe e documenti di circolazione siano stati trattenuti dalle autorità di un altro Paese dell’Unione Europea, non è necessario presentarli.
Come fare la radiazione auto se c’è un fermo amministrativo
Probabilmente già saprai cos’è un fermo amministrativo. Si verifica quando non hai pagato tasse o multe, ma soprattutto blocca la possibilità di vendere, demolire o radiare l’auto fino a quando non viene saldato il debito.
Se stai pensando di esportare un veicolo soggetto a fermo, quindi, devi sapere che non è possibile procedere con la radiazione finché il fermo risulta iscritto al PRA.
In questi casi, dovrai prima pagare le somme dovute al Concessionario per la riscossione dei tributi e poi richiedere la cancellazione del fermo presso il PRA. Solo a quel punto potrai avviare la pratica di radiazione per esportazione.
Prima di presentare la domanda, ti consigliamo di verificare l’eventuale presenza di vincoli o gravami sul veicolo. Come? Puoi farlo gratuitamente tramite il servizio online dell’ACI, oppure, per un controllo più approfondito, richiedere una visura del veicolo, anche online, indicando semplicemente la targa.
➡️ In caso di ipoteca, invece, la radiazione è possibile solo se si allega un atto di consenso firmato dal creditore.
Come gestire assicurazione e bollo auto
Una volta completata la radiazione del veicolo per esportazione, cessano automaticamente due obblighi fondamentali per l’intestatario: il pagamento del bollo auto e il mantenimento della copertura assicurativa.
Questo significa che, dalla data in cui la radiazione viene registrata al PRA, non sei più tenuto a versare la tassa automobilistica, poiché il veicolo non risulta più in circolazione sul territorio italiano.
Allo stesso modo, la radiazione mette fine anche all’obbligo di assicurare il veicolo. Se la tua auto è coperta da una polizza RC Auto ancora attiva, puoi contattare la compagnia assicurativa e chiedere la risoluzione anticipata del contratto.
In molti casi, hai diritto a un rimborso della parte di premio non goduta, cioè il periodo rimanente che non verrà più utilizzato a causa della cessazione del rischio assicurato. Il calcolo dell’importo restituito viene effettuato al netto di imposte e del contributo al Servizio Sanitario Nazionale (SSN).
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Fonti
https://web.aci.it/servizi/come-fare-per-esportare-lauto-allestero/