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Mutuo chirografario: significato e informazioni utili

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Il mutuo chirografario è una forma di finanziamento utile sia ai privati che alle aziende, pensata per chi ha bisogno di liquidità in tempi relativamente brevi e senza dover offrire garanzie reali come un immobile. Cosa sapere, in breve: 

  • Il mutuo chirografario permette di ottenere una somma di denaro e ha una durata medio-breve;
  • A fare da garanzia è la tua firma sul contratto – da qui il termine chirografario, che deriva proprio da chirografo, ovvero un documento firmato di proprio pugno;
  • Nel mutuo chirografario, a differenza del mutuo ipotecario, non ci sono beni a garanzia: si basa sulla tua affidabilità creditizia.

Il mondo dei mutui è complesso, ma noi di Switcho te lo rendiamo più semplice: confronta i preventivi e trova il mutuo più adatto a te in pochi clic 😎

Indice

Cos’è il mutuo chirografario: definizione e caratteristiche

Il mutuo chirografario è un finanziamento a medio termine concesso senza garanzie reali, dove l’unico impegno formale richiesto è la firma del debitore sul contratto.

Pur essendo meno diffuso rispetto al mutuo ipotecario, questo tipo di prestito può rivelarsi molto utile, sia per i privati che per le aziende. Le banche lo utilizzano spesso per finanziare progetti specifici, anche in presenza di agevolazioni pubbliche. È il caso, ad esempio, dei mutui chirografari legati a iniziative come la Nuova Sabatini o quelli garantiti dal Fondo di garanzia per le PMI, strumenti pensati per sostenere gli investimenti delle piccole e medie imprese.

Le caratteristiche principali del mutuo chirografario includono:

  • Mutuo senza ipoteca: non viene iscritta un’ipoteca su un bene immobile;
  • Chirografo come unica garanzia: è sufficiente la tua firma sul contratto per accedere al finanziamento;
  • Accessibile a privati e imprese: può servire a coprire spese personali o finanziare progetti aziendali;
  • Libertà di utilizzo: non ci sono vincoli rigidi sulla destinazione d’uso della somma erogata (salvo diversi accordi con la banca).

Come funziona il mutuo chirografario

Quando richiedi un mutuo chirografario, tu (se sei un privato) o la tua azienda ti impegni a restituire la somma ricevuta entro un periodo di tempo generalmente più breve rispetto a un mutuo ipotecario. Di solito si parla di una durata compresa tra i 3 e i 10 anni, con un piano di ammortamento che prevede il pagamento di rate periodiche.

Come per altri tipi di mutuo, anche in questo caso puoi scegliere tra diverse tipologie di tasso d’interesse:

  • Tasso fisso, se vuoi avere la certezza di pagare sempre la stessa rata;
  • Tasso variabile, se vuoi seguire l’andamento del mercato (con il rischio, però, di rate più alte);
  • Tasso misto, che ti consente di combinare le due opzioni o di modificarle a determinate scadenze.

Le rate includono sia una quota di rimborso del capitale che una quota di interessi

⚠️ Tieni presente che, rispetto a un mutuo ipotecario, i tassi d’interesse applicati sono in genere più alti. Questo accade perché, non essendoci garanzie reali a tutela della banca, il rischio per l’istituto di credito è maggiore e questo si riflette naturalmente sul costo del finanziamento.

Chi può richiedere un mutuo chirografario: privati e aziende

Come abbiamo già accennato, il mutuo chirografario può essere richiesto sia da società che da privati. Il fatto che non preveda garanzie reali, però, non significa che la banca conceda il finanziamento “a cuor leggero”. Al contrario, l’istituto di credito valuterà con attenzione la tua affidabilità finanziaria e la tua capacità di restituire la somma richiesta.

Uno degli elementi centrali in questa valutazione è il merito creditizio, ovvero il tuo “curriculum finanziario”. In parole semplici, si tratta di una stima della tua solidità economica e della tua storia come debitore: se hai avuto problemi nel restituire prestiti in passato, è probabile che la banca sia più cauta.

Anche se non viene chiesta un’ipoteca, possono essere richieste altre forme di garanzia, come ad esempio:

  • Un patrimonio personale solido (immobili, beni di valore);
  • Depositi o risparmi presenti su conti correnti;
  • Titoli finanziari (azioni, obbligazioni, fondi);
  • Una fideiussione, cioè la garanzia di un terzo soggetto che si impegna a pagare al posto tuo in caso di difficoltà.

Insomma, non basta la firma. La banca vuole sapere se può fidarsi di te e il modo in cui hai gestito i tuoi soldi finora dice molto in proposito.

Mutuo chirografario e mutuo ipotecario: quali sono le differenze

Il mutuo chirografario, pur essendo una soluzione flessibile e veloce, non è diffuso quanto il mutuo ipotecario. Il motivo principale è che viene utilizzato in situazioni specifiche e per importi solitamente più contenuti. 

Al contrario, il mutuo ipotecario è la formula più comune quando si parla di acquisto di immobili o finanziamenti a lungo termine, perché consente di accedere a somme più elevate offrendo un bene reale (come una casa) a garanzia.

MUTUO CHIROGRAFARIOMUTUO IPOTECARIO
Non prevede garanzie realiRichiede un’ipoteca su un immobile
Durata medio-breve (3-10 anni)Durata lunga (fino a 30 anni o più)
Importo finanziabile limitatoConsente di ottenere somme più elevate
Tassi d’interesse generalmente più altiTassi più bassi, grazie alla garanzia reale
Nessun vincolo specifico sulla destinazioneSpesso legato all’acquisto o ristrutturazione di immobili

Come vedi, si tratta di due strumenti molto diversi, pensati per esigenze differenti. La scelta tra l’uno o l’altro dipende da cosa ti serve, in quanto tempo pensi di restituire il debito e quali garanzie sei disposto a offrire.

I pro e i contro del mutuo chirografario

Come già accennato, il mutuo chirografario può essere una soluzione interessante per chi ha bisogno di liquidità senza dover mettere a garanzia un immobile. Tra i principali vantaggi ci sono:

  • La rapidità di erogazione: essendo un mutuo “snello”, che non richiede iscrizioni ipotecarie né perizie immobiliari, i tempi per ottenere il finanziamento sono generalmente più brevi rispetto a un mutuo ipotecario. 
  • La flessibilità sulla destinazione d’uso delle somme ricevute, che lo rende adatto a diverse esigenze, personali o aziendali.

Come abbiamo visto, però, questa formula presenta anche alcuni svantaggi. 

  • Il più evidente è legato al costo complessivo del finanziamento: in assenza di garanzie reali, la banca applica tassi d’interesse più elevati per compensare il maggior rischio. 
  • Anche l’importo richiedibile è più contenuto e spesso la durata massima del piano di rimborso non supera i 10 anni. 
  • Inoltre, la concessione del mutuo dipende fortemente dal merito creditizio del richiedente. Chi ha una storia finanziaria incerta, quindi, potrebbe trovare più difficile ottenere questo tipo di prestito.

Si tratta, dunque, di una soluzione utile, ma non adatta a tutti. Valutare attentamente pro e contro ti aiuterà a capire se è davvero la scelta giusta per te.

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Marco Tricarico

Marco Tricarico

CEO e co-fondatore di Switcho, appassionato di startup e mondo digitale ed esperto di finanza aziendale e consulenza strategica, nel 2019 Marco ha deciso di lanciare un servizio innovativo che offrisse una soluzione di risparmio pratica e realmente imparziale sulle bollette di famiglie e aziende. Dalla nascita di Switcho, Marco partecipa a svariati eventi e rilascia interviste sui temi delle spese domestiche e del settore energetico, parlando delle ultime tendenze nei costi di gas ed elettricità e delle migliori opportunità per tutelarsi dai rincari. Leggi tutti i suoi articoli e seguilo su LinkedIn.
Aggiornato il 25 Luglio 2025
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