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Impianto elettrico a norma: com’è fatto e quanto costa?

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Avere un impianto elettrico a norma garantisce la sicurezza degli occupanti di case, uffici o negozi proteggendo persone e cose da cortocircuiti, scosse elettriche e incendi. Cosa sapere, in breve: 

  • Un impianto elettrico di casa a norma deve seguire le indicazioni dettate dalle normative vigenti per gli impianti elettrici ed essere realizzato da tecnici specializzati;
  • Diverse sono le componenti di un impianto elettrico e ognuna di queste deve rispettare standard di qualità e sicurezza;
  • I costi possono variare a seconda che si tratti della progettazione di un nuovo impianto elettrico o modifiche su un impianto esistente. 

Risparmiare sull’impianto elettrico non è mai una buona idea, perché ne va della salute delle persone e della sicurezza dell’edificio. Se vuoi risparmiare può essere invece utile confrontare le migliori offerte luce per la tua casa: noi di Switcho ti aiutiamo a trovare le più vantaggiose per te, in pochi clic e occupandoci al posto tuo della burocrazia in caso di cambio fornitore. 

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Indice

Come è fatto un impianto elettrico a norma

L’impianto elettrico è un elemento essenziale che protegge la casa – o anche uffici o negozi – e tutti coloro che vi abitano. Per questo motivo, non è possibile improvvisare: è necessario che a realizzarlo sia un tecnico specializzato con un’approfondita conoscenza della normativa vigente. 

Una conformità alle normative significa che l’impianto è stato progettato, installato e verificato secondo standard rigorosi, garantendo la corretta protezione contro sovraccarichi, cortocircuiti e dispersioni di corrente. 

Solo in questo modo si ha la certezza di non correre pericoli come folgorazioni, cortocircuiti, incendi e altri incidenti che possono ledere l’incolumità delle persone, degli elettrodomestici e dell’intero edificio.

💸 Tieni conto, poi, che un impianto elettrico a norma consente anche di ridurre il consumo energetico e i costi di manutenzione. Si tratta, dunque, di un investimento a lungo termine. 

Leggi da conoscere: norma CEI e DM 37-08

Ma quali sono i riferimenti normativi quando si parla di impianti elettrici? Il quadro legislativo di riferimento include:

  • Il DM 37/08 che ha sostituito la legge del 1990 che aveva introdotto una serie di regole sull’installazione, la progettazione e la certificazione degli impianti, disponendo che solo installatori e professionisti qualificati possono operare sugli stessi. Inoltre, già nel 1990 è stato introdotto l’obbligo della presenza di un salvavita o interruttore differenziale all’interno dell’impianto elettrico;
  • La norma CEI 64-8 in cui sono disposti i requisiti per la progettazione e la realizzazione di un impianto elettrico utilizzatore di bassa tensione (per tutti i tipi di tensione, dalla bassissima alla alta, la normativa da prendere come riferimento è la norma CEI 11-27). 

💡 La CEI 64-8 spicca per la sua ampia copertura, affrontando ogni aspetto degli impianti con tensioni fino a 1500V in corrente continua e fino a 1000V in corrente alternata.

Impianto elettrico a norma: quali documenti avere

La progettazione di un impianto elettrico a norma richiede diverse fasi, ma anche alcuni documenti fondamentali.

Tale documentazione viene redatta da chi si occupa della realizzazione dell’impianto elettrico, quindi, come abbiamo visto, dai professionisti abilitati. Il più importante tra questi, per il titolare dell’immobile, è senz’altro la dichiarazione di conformità

Si tratta di una certificazione obbligatoria – come decreta il DM 37/08 – che viene rilasciata dopo che l’impianto elettrico è stato realizzato, da parte dell’azienda che si è occupata dei lavori. 

In sostanza, è il documento che certifica che l’impianto elettrico è stato realizzato a regola d’arte, seguendo tutte le disposizioni di sicurezza. 

⚠️ Anche la dichiarazione di conformità ha un costo, che può variare da professionista a professionista, da mettere in conto oltre alla spesa per la realizzazione dell’impianto elettrico a norma. 

Come deve essere l’impianto elettrico a norma: caratteristiche e componenti

Prima di effettuare i lavori, il professionista incaricato si occuperà di redigere un progetto che includerà un elaborato grafico in cui verranno mostrate tutte le componenti dell’impianto e come saranno installate. 

Diverse sono le componenti di un impianto elettrico a norma. Analizziamone alcune. 

➡️ Quadro elettrico

Il quadro elettrico è il punto centrale dell’impianto elettrico, dove sono situati i dispositivi di protezione come i fusibili o i dispositivi differenziali. 

Questo deve essere accessibile facilmente dall’utente e deve sempre essere lasciato dello spazio – circa il 15% in più – per eventuali ampliamenti in futuro. In aggiunta, è essenziale che il quadro elettrico sia accessibile direttamente tramite il conduttore di protezione dell’impianto di terra dell’edificio, al fine di conformarsi agli standard di sicurezza richiesti.

➡️ Conduttori e cavi

I conduttori e i cavi trasportano l’elettricità attraverso l’impianto. Devono essere dimensionati correttamente in base alla potenza richiesta e posizionati in modo sicuro per evitare cortocircuiti o sovraccarichi.

La sezione del cavo non può essere inferiore a 6 mm² e il diametro delle condutture elettriche deve essere 1,5 volte quello dei cavi al loro interno.

➡️ Salvavita

Il salvavita, o interruttore differenziale, è un elemento essenziale nell’impianto elettrico a norma. Questo, infatti, interviene rapidamente interrompendo il circuito elettrico in caso di dispersioni di corrente pericolose, proteggendo così dagli incidenti elettrici come scosse elettriche o incendi.

Esistono anche salvavita a riarmo automatico capaci di eseguire verifiche all’impianto. Un salvavita di questo tipo, dopo essere scattato, si riarma automaticamente quando il pericolo è superato. 

➡️ Messa a terra 

La messa a terra dell’impianto elettrico preserva la sicurezza di coloro che abitano in casa o lavorano in ufficio, rendendo affidabile l’impianto elettrico poiché fornisce un percorso sicuro per la dispersione di corrente in eccesso verso la terra. 

Per questo motivo, anche questo elemento è obbligatorio e deve essere realizzato da un tecnico specializzato. 

➡️ Prese elettriche e interruttori

Le prese elettriche forniscono punti di accesso all’elettricità per collegare dispositivi elettrici come lampade, elettrodomestici e apparecchiature informatiche. Gli interruttori, invece, consentono di aprire e chiudere il flusso di corrente in specifici circuiti, garantendo il controllo dell’alimentazione elettrica all’interno dell’edificio. 

La loro posizione strategica e il loro corretto funzionamento sono essenziali per garantire una distribuzione affidabile dell’elettricità e per prevenire sovraccarichi e cortocircuiti che potrebbero causare danni agli apparecchi elettrici o addirittura incendi.

Impianto elettrico a norma: quanto costa 

Risparmiare sull’impianto elettrico non è mai una buona idea. Questo, però, significa anche interpellare diversi professionisti per ottenere dei preventivi, sulla base dei quali scegliere l’opzione di più adatta alle proprie esigenze. 

Non è facile indicare un prezzo univoco per l’impianto elettrico a norma. 

In linea generale, possiamo dire che bisogna considerare una spesa di circa 50-60 euro per punto luce (cioè qualsiasi fonte da cui viene emessa l’energia elettrica, per esempio interruttori, lampadine o prese).

💡 Se temi che l’impianto di casa possa essere ormai vecchio e obsoleto, dovresti contattare un tecnico per un controllo. 

C’è da considerare che, proprio per gli impianti elettrici vecchi, esiste la possibilità di risparmiare sui lavori grazie al bonus ristrutturazione che permette di detrarre dall’IRPEF il 50% della spesa sostenuta fino a un massimo di 96.000 euro. 

Dal momento che parliamo di una detrazione fiscale, il bonus può essere ottenuto mediante dichiarazione dei redditi. L’importante è che i pagamenti per le spese da detrarre siano effettuati attraverso strumenti di pagamento tracciabile. 

Il bonus ristrutturazioni scade a dicembre 2024.

Manutenzione e controlli per l’impianto elettrico a norma

Se è vero che la spesa per l’impianto elettrico a norma va vista come un investimento sul lungo periodo, lo è anche che l’impianto a regola d’arte necessita di controlli e di manutenzione periodica. 

Anche in questo caso, non parliamo di interventi che possono essere svolti in autonomia. La manutenzione deve essere comunque effettuata da personale qualificato. 

Inoltre, se non si ha la sicurezza di vivere in una casa con un impianto elettrico a norma, è sempre consigliabile rivolgersi a un tecnico per controllare la situazione ed eventualmente prendere misure correttive. 

Ma cosa succede se si vive in una casa in affitto e si sospetta che l’impianto sia obsoleto? A chi bisogna denunciare l’impianto elettrico non a norma?

Se l’inquilino riconosce segnali inequivocabili di un impianto elettrico non a norma, la prima cosa da fare è inviare una PEC o una raccomandata con ricevuta di ritorno al proprietario in cui segnala la cosa. 

Per capire se l’impianto elettrico di casa è a norma, puoi effettuare alcune verifiche, per esempio controllando la presenza della dichiarazione di conformità, verificando che sulle componenti dell’impianto siano presenti i marchi CE o CEI e la presenza del salvavita. 

Fonti

DECRETO 22 gennaio 2008, n. 37 | Gazzetta Ufficiale
https://www.gazzettaufficiale.it/eli/id/2008/03/12/008G0060/sg

Norma CEI 64-8 per impianti elettrici utilizzatori | CEI
https://mycatalogo.ceinorme.it/book/item/00M000229?sso=y
Marco Tricarico

Marco Tricarico

CEO e co-fondatore di Switcho, appassionato di startup e mondo digitale ed esperto di finanza aziendale e consulenza strategica, nel 2019 Marco ha deciso di lanciare un servizio innovativo che offrisse una soluzione di risparmio pratica e realmente imparziale sulle bollette di famiglie e aziende. Dalla nascita di Switcho, Marco partecipa a svariati eventi e rilascia interviste sui temi delle spese domestiche e del settore energetico, parlando delle ultime tendenze nei costi di gas ed elettricità e delle migliori opportunità per tutelarsi dai rincari. Leggi tutti i suoi articoli e seguilo su LinkedIn.
Aggiornato il 29 Maggio 2024
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