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Ricarica veicoli elettrici, con sperimentazione ARERA potenza fino a 6kW

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Aggiornato il 21 Febbraio 2024

Nel 2021 ARERA, l’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente, ha avviato una sperimentazione per la ricarica dei veicoli elettrici per permettere a chi possiede un’auto elettrica di usufruire di una maggiore potenza di ricarica. In breve: 

  • Continua la sperimentazione ARERA e GSE per la ricarica di veicoli elettrici, prorogata fino al 31 dicembre 2025.
  • Chi ha un veicolo elettrico potrà disporre di un aumento della potenza fino a 6 kW di notte e nei giorni festivi senza dover richiedere un aumento di potenza al proprio fornitore.
  • Per aderire alla sperimentazione bisogna inviare apposita richiesta al GSE esclusivamente in via telematica. 

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Indice

Come ricaricare l’auto elettrica in Italia

Prima di scoprire tutti i dettagli sulla sperimentazione ARERA per i veicoli elettrici, cerchiamo di offrire una panoramica su tutti i metodi che abbiamo oggi a disposizione per ricaricare l’auto elettrica. 

Molte sono le persone che scelgono di acquistare un’auto elettrica o plug-in, considerata un’alternativa più sostenibile e rispettosa per l’ambiente. 

A spingere verso una mobilità più sostenibile è anche la presenza, sempre più diffusa, di colonnine per la ricarica dei veicoli elettrici che possono essere: 

  • Private: tra queste non rientrano solo le colonnine per la ricarica dell’auto in casa (comprese le strutture come le wall box) poste nel proprio garage, ma anche quelle presenti in altri spazi privati come parcheggi di aziende, di centri commerciali o di ristoranti;
  • Pubbliche: sono le stazioni di ricarica aperte al pubblico, caratterizzate da una potenza maggiore rispetto alle colonnine private, e che possono ricaricare più veicoli nello stesso momento. 

Ricorda che per ricaricare la tua auto elettrica in casa non hai bisogno di alcuna autorizzazione. Qualora la potenza del contatore dovesse essere limitata, allora hai la possibilità di richiedere al fornitore un aumento della potenza. 

In alternativa, potresti valutare di aderire alla sperimentazione ARERA e GSE per la ricarica dei veicoli elettrici: scopriamo in cosa consiste 👇

Sperimentazione ARERA veicoli elettrici: come funziona e come aderire

La sperimentazione di ARERA e GSE non è qualcosa di nuovo. Alcune persone hanno già inviato la richiesta per aderire alla sperimentazione tra il 1° luglio 2021 e il 30 aprile 2023, ma ora c’è una novità. 

ARERA ha, infatti, prorogato la sperimentazione fino al 31 dicembre 2025.

A partire dal 15 febbraio e fino al 31 dicembre 2024, se possiedi un veicolo elettrico e non hai ancora aderito all’iniziativa, puoi inviare la richiesta tramite il sito del GSE. 

L’obiettivo, come si legge anche sul sito di ARERA, è incentivare la ricarica intelligente dei veicoli elettrici, cioè durante i momenti della giornata in cui la domanda di energia è minore. 

💸 La domanda di partecipazione è volontaria e totalmente gratuita per i clienti domestici. I clienti non domestici devono esclusivamente un contributo a copertura degli oneri amministrativi di gestione.

Tutti i vantaggi per la ricarica dei veicoli elettrici

Ma qual è il vantaggio di aderire all’iniziativa ARERA? Considera che, generalmente, la potenza del contatore della luce è pari a 3 kW. Per la ricarica domestica dell’auto elettrica, però, tale potenza potrebbe non essere sufficiente, e questo comporterebbe la necessità di chiedere al tuo fornitore di aumentare la potenza del contatore

Passaggio che puoi evitare aderendo alla sperimentazione ARERA, che ti consente di: 

  • Beneficiare di una ricarica elettrica della potenza di 6 kW di notte (dalle 00.00 alle 07.00 e dalle 23.00 alle 24.00) e nei giorni festivi (per tutte le 24 ore della giornata);
  • Non dover richiedere un aumento di potenza al fornitore, evitando anche i relativi costi dell’operazione;
  • Evitare di raggiungere il massimo dei kilowatt disponibili durante la ricarica, con conseguenti interruzioni di corrente

Attenzione, perché la ricarica del veicolo elettrico durante la notte e i giorni festivi non è gratis. A esserlo è solo l’aumento di potenza.

Sperimentazione ARERA veicoli elettrici: i requisiti

Poiché parliamo di una vera e propria agevolazione, è chiaro che per aderire alla sperimentazione è necessario rispettare alcuni requisiti. 

In particolare, la sperimentazione è aperta tanto ai clienti domestici quanto ai clienti non domestici (altri usi) ed è possibile inviare richiesta se:

  • La potenza impegnata non è inferiore a 2 kW né superiore a 4,5 kW;
  • La connessione è in bassa tensione (BT) oppure con tensione di fornitura non superiore a 1.000 V;
  • Il contatore installato è elettronico telegestito di prima o di seconda generazione;
  • Il dispositivo di ricarica rientra tra quelli presenti nell’elenco dei dispositivi idonei periodicamente aggiornato sul sito del GSE. 

⚠️ Assicurati di essere in possesso di tutti i requisiti richiesti: l’assenza di uno o più requisiti può determinare il rifiuto della domanda da parte del GSE.

Come inviare domanda per aderire alla sperimentazione ARERA

La richiesta per aderire alla sperimentazione deve essere inviata esclusivamente in via telematica. 

Per farlo, dovrai accedere all’Area clienti del sito GSE, selezionando la sezione “Ricarica Veicoli Elettrici”. 

Se sei già registrato al sito del GSE dovrai effettuare l’accesso tramite SPID. In alternativa, clicca sulla voce “Registrati” e inserisci i dati richiesti seguendo le istruzioni. 

A questo punto, dovrai compilare le 5 sezioni richieste: 

  • Dati anagrafici: ovvero le informazioni relative all’intestatario della fornitura di energia elettrica;
  • Informazioni sulla fornitura: cioè quelle riguardanti il contratto di fornitura di energia elettrica attivo sul punto di prelievo a cui è allacciato il dispositivo di ricarica (es. Codice POD, tipologia cliente, potenza impegnata);
  • Informazioni sul dispositivo installato: se il dispositivo non è presente in quelli idonei segnalati nell’elenco del GSE, è necessario allegare il modello di dichiarazione del costruttore. 

Qualora nella compilazione siano assenti informazioni essenziali oppure vengano rilevate delle anomalie, il GSE ti invierà una e-mail con la richiesta di integrazione. 

Una volta inviata la richiesta di ammissione, il GSE impiegherà 7 giorni lavorativi per verificare la correttezza delle informazioni, trasmettere i dati all’impresa distributrice e inviare il responso della richiesta. 

Se la risposta è positiva, i criteri sperimentali verranno applicati a partire dal primo giorno del mese successivo a quello della richiesta.

Marco Tricarico

Marco Tricarico

CEO e co-fondatore di Switcho, appassionato di startup e mondo digitale ed esperto di finanza aziendale e consulenza strategica, nel 2019 Marco ha deciso di lanciare un servizio innovativo che offrisse una soluzione di risparmio pratica e realmente imparziale sulle bollette di famiglie e aziende. Dalla nascita di Switcho, Marco partecipa a svariati eventi e rilascia interviste sui temi delle spese domestiche e del settore energetico, parlando delle ultime tendenze nei costi di gas ed elettricità e delle migliori opportunità per tutelarsi dai rincari. Leggi tutti i suoi articoli e seguilo su LinkedIn.
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