Fine del mercato tutelato?

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Scadenze e disposizioni ARERA per la fine del mercato tutelato

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Aggiornato il 20 Settembre 2023

Confermata la fine del mercato tutelato gas il 1° gennaio, molti utenti hanno già ricevuto comunicazioni da parte dei fornitori. Chi non cambia passerà ad offerte PLACET: cosa sono e quali gli scenari possibili? L’Osservatorio Switcho fa il punto della situazione.

Il mese di settembre si apre con diverse novità per i clienti domestici del mercato tutelato di luce e gas. Oltre ad annunciare un lieve aumento del prezzo del gas per le bollette di agosto (+2,3% rispetto a luglio), L’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente (ARERA) ha infatti dato nuove disposizioni per il definitivo passaggio al mercato libero: le scadenze sono fissate al 1° gennaio per il gas e al 1° aprile per la fornitura di energia elettrica, ma solo per i clienti “non vulnerabili” – con meno di 75 anni, senza disabilità e in assenza di condizioni di disagio economico.

Il passaggio più imminente, quello che coinvolgerà le utenze del gas, presenta inoltre una novità nell’iter studiato per garantire la continuità di fornitura ai clienti che non concluderanno spontaneamente un contratto nel mercato libero. A differenza di quanto previsto per l’energia elettrica – dove i nuovi fornitori saranno selezionati tramite apposite procedure concorsualinel caso del gas i clienti rimarranno con i loro attuali fornitori e si vedranno applicate delle offerte PLACET, una tipologia di tariffa già presente nel mercato libero ma ancora poco conosciuta dai clienti finali. 

Cosa significa “PLACET” e come funzionano queste offerte?

“Le offerte PLACET, acronimo di Prezzo Libero A Condizioni Equiparate di Tutela, esistono per legge dal 2017 con l’obiettivo di offrire ai clienti delle offerte standard facilmente confrontabili tra loro spiega il nostro co-founder e COO Redi Vyshka. “Si tratta di tariffe del mercato libero dove il prezzo è stabilito dal fornitore, mentre le condizioni contrattuali e la struttura dell’offerta vengono decise dall’Autorità.” 

👉 Sebbene tutti i fornitori siano tenuti a proporre delle offerte PLACET, negli anni i venditori le hanno spesso associate a prezzi fuori mercato, con l’obiettivo di disincentivarne la sottoscrizione in favore delle altre offerte del mercato libero (sulle quali possono avere maggior controllo in termini di condizioni e struttura). 

Per capire la portata del divario economico tra le offerte di gas PLACET e le altre tariffe presenti sul mercato libero ad oggi si può fare riferimento al seguente grafico.

Confronto spesa annua 2023 per le tre principali tipologie di tariffe
*Profilo di consumi della famiglia tipo: 940 Smc annuali.

“I dati ci mostrano che, storicamente, le offerte PLACET sono sempre state poco convenienti, con una spesa media per la famiglia tipo* più alta del 121% rispetto alla migliore offerta del mercato libero. Nel periodo gennaio-agosto 2023, per esempio, un cliente con offerta PLACET variabile ha speso fino a €420 in più rispetto ad un cliente con stessi consumi ma che ha sottoscritto la migliore offerta del mercato libero” prosegue Redi Vyshka. 

Quale sarà la situazione per i clienti dell’attuale tutela?

Non bisogna aspettarsi che le offerte PLACET applicate dai fornitori al termine della tutela siano costose quanto le PLACET che abbiamo conosciuto finora: l’Autorità, infatti, interverrà su queste tariffe supervisionando le voci di costo più importanti

Lo confermano le prime comunicazioni ricevute dai clienti del mercato tutelato del gas, nelle quali i fornitori sono tenuti a informare circa le scadenze e le possibili opzioni per l’utente – tra cui la sottoscrizione di un’offerta del mercato libero con il fornitore stesso, con un altro fornitore, oppure l’implicita accettazione delle nuove offerte PLACET in gran parte monitorate da ARERA.

Quali strategie possono adottare i clienti in tutela in vista di gennaio 2024? Risponde Redi Vyshka: “Il nostro consiglio è di essere sempre proattivi nella gestione delle proprie utenze, facendo attenzione alle eventuali comunicazioni da parte del proprio fornitore, siano esse cartacee o via email. Inoltre è sempre bene verificare la convenienza della propria tariffa attuale rispetto alle altre offerte presenti sul mercato (affidandosi, ad esempio, a un servizio come quello di Switcho), considerando che le tempistiche per un eventuale switch sono comprese tra i 45 e i 60 giorni”.

Team Switcho

Team Switcho

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Aggiornato il 20 Settembre 2023
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