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Mercato tutelato del gas in chiusura a inizio gennaio 2024: per i clienti non vulnerabili è il momento di scegliere un’offerta gas del mercato libero. Ma come individuare la soluzione più conveniente? L’Osservatorio Switcho fa chiarezza sulla situazione.
Le discussioni degli ultimi mesi sulla possibile proroga alla fine del mercato tutelato sembrano giunte al termine. Nella giornata di lunedì 27 novembre, infatti, il Consiglio dei Ministri ha approvato il nuovo Decreto Energia, che non presenta alcun rinvio della scadenza, confermata quindi a gennaio 2024 per il gas e ad aprile 2024 per energia elettrica (con con la conseguente uscita dal mercato tutelato di circa 9,5 milioni di clienti).
La discussione del Decreto era slittata diverse volte, proprio per dare la possibilità di ragionare meglio sul tema intavolando anche una discussione con l’Unione Europea – la quale vincola l’emissione dei fondi del PNRR, tra le altre cose, anche al rispetto degli accordi presi sulla chiusura del mercato tutelato.
Ora che la fine del servizio di tutela è certa, sono molte le domande dei cittadini: il passaggio avverrà per tutti allo stesso modo? E quali sono le implicazioni sul piano economico per gli utenti?
Facciamo il punto con le indicazioni ARERA
La prima questione da chiarire è che l’ARERA (l’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente) ha predisposto percorsi diversi per i clienti vulnerabili e non vulnerabili.
➡️ CLIENTI VULNERABILI
Nella prima categoria, per quanto riguarda la fornitura di gas, rientrano le persone over 75, quelle che si trovano in condizioni economicamente svantaggiate (come i percettori di bonus), coloro che presentano disabilità ai sensi della legge 104/92 e le persone con un’utenza in una struttura abitativa di emergenza a seguito di eventi calamitosi.
Per tutti questi clienti, il passaggio non sarà verso il mercato libero, bensì verso il servizio di tutela della vulnerabilità – con lo stesso fornitore e le stesse condizioni economiche previste per il servizio di tutela gas definite dall’Autorità. Nella sostanza, quindi, per questi utenti non cambieranno né il fornitore né la tariffa applicata.
➡️ CLIENTI NON VULNERABILI
Discorso molto diverso è quello dei clienti non vulnerabili, che ora si trovano a fare i conti con il passaggio imminente al mercato libero del gas. Come comportarsi in questa situazione che, comprensibilmente, può generare confusione? Il consiglio è di informarsi sulle tariffe a disposizione, che nel mercato libero si dividono in offerte a prezzo fisso e a prezzo indicizzato (o variabile).
💡 Le prime permettono di bloccare il costo della materia gas generalmente per 1 anno, mentre le seconde applicano un prezzo differente ogni mese, seguendo l’andamento del mercato all’ingrosso. Sebbene le offerte a prezzo bloccato abbiano il vantaggio di tutelare i clienti dai rincari in bolletta, sono quelle a prezzo indicizzato ad offrire il maggiore risparmio attualmente.
Risparmio fino a 150 euro con alcune tariffe
Nella scelta della tariffa per entrare nel mercato libero, molti clienti del mercato tutelato stanno valutando quelle proposte dai loro fornitori attuali, inviate in questi mesi tramite un’apposita comunicazione e – in alcuni casi – offerte in esclusiva e non attivabili da altri clienti. Accanto a questa opzione rimane sempre presente un’altra possibilità: quella di passare al mercato libero sottoscrivendo un’offerta con un altro fornitore. Il dubbio di molti consumatori, a questo punto, è cosa convenga scegliere.
Dall’analisi dell’Osservatorio Switcho emerge che non necessariamente la tariffa più vantaggiosa coincide con l’offerta proposta dal fornitore del servizio di maggior tutela.
“Da settembre, quando i fornitori hanno iniziato ad inviare le prime comunicazioni in merito alla chiusura del mercato tutelato, molti clienti ci chiedono una consulenza sulle offerte proposte” spiega Redi Vyshka, co-founder e COO di Switcho “e abbiamo notato forti differenze. Se alcune risultano effettivamente più vantaggiose rispetto alla migliore offerta a prezzo variabile del mercato libero, altre presentano una spesa annua superiore a quest’ultima”.
“In questi casi, quindi, un attento confronto delle opzioni disponibili sul mercato può far risparmiare anche 150 euro all’anno sulla sola fornitura di gas naturale”.
Nel grafico sottostante si evidenzia la spesa annua della famiglia tipo per il gas*, confrontando le migliori offerte disponibili sul mercato libero a prezzo fisso e variabile, con le offerte dedicate proposte dai principali fornitori di gas italiani ai clienti che si trovano ancora nel mercato tutelato.
Il confronto delle offerte gas può essere condotto online, con uno dei numerosi servizi disponibili (tra cui Switcho). Su internet sono infatti disponibili le migliori offerte che, invece, non si trovano in negozi fisici e via call center.
In conclusione, ricordiamo che l’Autorità ha predisposto un iter specifico per i clienti non vulnerabili che sceglieranno di rimanere inerti nonostante la chiusura del mercato tutelato. Questi utenti rimarranno, infatti, con il proprio fornitore attuale e si vedranno applicata automaticamente una tariffa gas PLACET (Prezzo Libero A Condizioni Equiparate di Tutela) variabile. Tale offerta presenta un costo fisso annuo stabilito dal fornitore, mentre tutte le altre voci di costo saranno definite dall’Autorità.
