A tutti può capitare di ricevere una sanzione amministrativa, ma sai qual è il termine di prescrizione delle multe stradali? Cosa sapere, in breve:
- Le multe vanno in prescrizione dopo 5 anni dall’ultima notifica del verbale;
- Se la notifica dell’infrazione non arriva entro 90 giorni dalla data dell’accertamento, la multa non è più valida;
- È possibile contestare una multa presentando ricorso al prefetto o al giudice di pace, entro i termini previsti dalla legge.
A breve vedremo come funziona la prescrizione delle multe stradali. Prima, però, un consiglio: se stai cercando l’assicurazione auto più conveniente, la cosa migliore da fare è confrontare i preventivi. Inizia subito per individuare l’RCA più in linea con le tue esigenze 😉
Indice
- Dopo quanto tempo una multa va in prescrizione: cosa dice il Codice della Strada
- Prescrizione delle multe stradali dopo 90 giorni
- Pagamento e contestazione delle multe: cosa devi sapere
- Come presentare ricorso contro una multa
- Come funzionano notifica e prescrizione delle multe su auto a noleggio
Dopo quanto tempo una multa va in prescrizione: cosa dice il Codice della Strada
A tutti può capitare, almeno una volta nella vita, di ricevere una multa per una distrazione o una violazione del Codice della Strada, per esempio una multa per eccesso di velocità. È però importante sapere che esistono dei precisi termini di prescrizione delle multe stradali, stabiliti dalla legge.
In base a quanto previsto dall’articolo 209 del Codice della Strada, le multe vanno in prescrizione dopo 5 anni dall’ultima notifica ricevuta.
In pratica, se per 5 anni non ti arriva alcun avviso, sollecito o atto ufficiale legato a quella contravvenzione, il debito si estingue automaticamente e non sei più tenuto a pagarlo.
➡️ Facciamo un esempio: se hai ricevuto una multa per eccesso di velocità nel 2019 e da allora non ti è mai arrivata nessuna comunicazione, nel 2024 quella multa è ormai prescritta.
Diverso è il caso in cui, entro quel periodo, tu riceva un sollecito di pagamento o un nuovo atto notificato: in quel momento il conteggio dei 5 anni riparte da capo e la prescrizione decorre nuovamente dalla data dell’ultima notifica.
Lo stesso principio si applica anche alle cartelle esattoriali legate alle multe non pagate (anche in quel caso vale il termine dei 5 anni). Sapere come funziona la prescrizione ti aiuta a riconoscere quando una sanzione è ancora valida e quando, invece, puoi legittimamente considerarla estinta.
Prescrizione delle multe stradali dopo 90 giorni
Oltre al termine dei cinque anni, è importante sapere che la legge stabilisce anche un limite preciso entro cui la notifica della multa deve arrivare per essere valida.
In base all’articolo 201 del Codice della Strada, la notifica del verbale deve essere effettuata entro 90 giorni dalla data in cui è stata accertata l’infrazione.
Se questo termine non viene rispettato, la multa può essere annullata perché considerata irregolare.
➡️ Facciamo un esempio pratico: se commetti un’infrazione il 1° giugno e la notifica ti arriva il 10 settembre, il verbale è valido perché rientra nei 90 giorni. Se invece la ricevi a ottobre, oltre la scadenza, puoi chiedere l’annullamento presentando ricorso.
Lo stesso vale anche per le multe rilevate da autovelox o telecamere: ciò che conta è sempre la data in cui ricevi la notifica, non quella in cui la violazione è avvenuta.
Pagamento e contestazione delle multe: cosa devi sapere
Quando ricevi una multa, la prima cosa da fare è controllare con attenzione le informazioni contenute nel verbale (importo, motivo della sanzione e data di notifica).
Il pagamento può essere effettuato direttamente tramite i canali indicati nel verbale, come il portale pagoPA, gli uffici postali o gli sportelli autorizzati.
Tieni anche presente che, se paghi entro 5 giorni, hai diritto a uno sconto del 30% sull’importo totale; oltre questo termine, dovrai versare l’intera somma.
In Italia, la riscossione delle multe è gestita oggi dall’Agenzia delle Entrate-Riscossione, che subentra al Comune o all’ente accertatore nel caso di mancato pagamento.
Puoi, però, contestare una multa quando ritieni che ci siano errori o irregolarità. Alcuni casi frequenti sono:
- Dati errati nel verbale (targa sbagliata, indirizzo errato, importi non corretti);
- Notifica arrivata oltre i termini di legge;
- Mancanza di chiarezza o leggibilità del verbale.
Sappi che una volta effettuato il pagamento, in genere non è più possibile presentare ricorso. In alcune situazioni particolari, la giurisprudenza ha ammesso eccezioni, ma solo se non si tratta di violazioni che comportano sanzioni penali. Il versamento, inoltre, non comporta l’annullamento della multa, ma serve solo a chiudere la procedura, beneficiando, se fatto in tempo, dello sconto del 30% previsto dalla legge.
Come presentare ricorso contro una multa
Se ritieni che una multa sia ingiusta o che siano trascorsi i termini di prescrizione, puoi presentare ricorso per chiedere l’annullamento della sanzione. Hai due possibilità: rivolgerti al prefetto o al giudice di pace, a seconda dei tempi e della situazione.
Nel primo caso, il ricorso al prefetto deve essere presentato entro 60 giorni dalla data di notifica del verbale.
Puoi consegnarlo di persona agli uffici della prefettura competente, cioè quella della zona in cui è stata accertata l’infrazione, oppure inviarlo con raccomandata con ricevuta di ritorno. La procedura è gratuita e non prevede spese aggiuntive. Nella domanda è importante indicare:
- I dati personali e i riferimenti del verbale;
- Una breve spiegazione dei motivi per cui chiedi l’annullamento;
- Una copia del documento d’identità e del codice fiscale.
Il prefetto può decidere di accogliere il ricorso, annullando la multa, oppure di rigettarlo e imporre il pagamento di una sanzione pari al doppio dell’importo originario.
In alternativa, puoi rivolgerti direttamente al giudice di pace. In questo caso il ricorso va presentato entro 30 giorni dalla notifica e comporta il pagamento di un contributo unificato, che varia in base al valore della multa (generalmente da circa 43 a 237 euro).
Come funzionano notifica e prescrizione delle multe su auto a noleggio
Se ricevi una multa mentre stai guidando un’auto a noleggio, devi sapere che i tempi e le modalità di notifica seguono regole leggermente diverse rispetto alle normali contravvenzioni.
In questi casi, infatti, la multa viene inizialmente notificata alla società di noleggio, in quanto proprietaria del veicolo, e non subito al conducente.
L’azienda ha poi 60 giorni di tempo per comunicare alle autorità i dati del guidatore che aveva l’auto in uso al momento dell’infrazione.
Solo dopo questa comunicazione, gli organi preposti dispongono di ulteriori 90 giorni per inviare la notifica del verbale al conducente responsabile.
La prescrizione, quindi, comincia a decorrere solo dopo questi passaggi: se la notifica al guidatore arriva oltre i termini complessivi (60 + 90 giorni), la multa può essere considerata nulla e quindi contestata.
Di solito, il pagamento della sanzione resta a carico del conducente, anche se alcune società di noleggio anticipano la somma o la addebitano direttamente sulla carta di credito usata per il contratto.
In ogni caso, una volta ricevuto il verbale, puoi scegliere se pagare entro i termini previsti o presentare ricorso al prefetto o al giudice di pace, come per qualsiasi altra multa.
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Fonti
https://www.missionline.it/mission-fleet-post/prescrizione-multa-stradale-quando-non-va-pagata-e-quando-si/










