Determinare chi paga in caso di tamponamento a catena non è semplice. Cosa sapere, in pillole:
- Il tamponamento a catena è un incidente in cui più veicoli si scontrano uno dietro l’altro, solitamente per mancata distanza di sicurezza;
- Stabilire chi deve risarcire i danni in un tamponamento a catena dipende dalla dinamica dell’incidente (auto ferme o in movimento);
- In caso di tamponamento a catena è necessario compilare il modulo CAI per ricostruire l’accaduto.
Indice
- Cos’è il tamponamento a catena e vari tipi di tamponamento
- Incidente a catena: chi paga secondo il Codice della Strada
- Come compilare il modulo CAI in caso di tamponamento a catena
- Come gestire l’assicurazione in caso di tamponamento a catena
- Come prevenire i tamponamenti a catena: consigli utili
Cos’è il tamponamento a catena e vari tipi di tamponamento
Un tamponamento a catena è un incidente stradale che coinvolge più veicoli, solitamente allineati in fila, in cui un’auto tampona quella davanti e, a causa dell’urto, questa ne colpisce un’altra, generando una serie di impatti consecutivi.
👉 È un tipo di incidente frequente soprattutto in situazioni di traffico intenso o frenate improvvise.
Non tutti i tamponamenti a catena sono uguali: la dinamica dell’incidente può variare in base alla posizione e al movimento dei veicoli coinvolti. Per questo motivo, è importante distinguere tra tre situazioni diverse, in modo da comprendere meglio chi è responsabile e chi deve risarcire i danni.
➡️ Tamponamento a catena con auto ferme
Quando il tamponamento avviene con auto ferme, ad esempio in coda a un semaforo o in fila nel traffico, la responsabilità è in genere attribuita al conducente dell’ultimo veicolo della fila. Questo perché l’urto iniziale parte da dietro e genera una spinta che coinvolge tutte le auto davanti. Le auto tamponate, essendo ferme, non hanno colpa, quindi l’assicurazione dell’ultimo veicolo dovrà risarcire i danni causati a tutti gli altri mezzi coinvolti.
➡️ Tamponamento a catena con auto in movimento
Nel caso in cui tutte le auto siano in movimento, la responsabilità si distribuisce diversamente. Ogni conducente è tenuto a mantenere una distanza di sicurezza sufficiente per evitare l’impatto in caso di frenata improvvisa. Di conseguenza, ciascun automobilista che tampona il veicolo davanti è ritenuto responsabile del proprio urto. In questo scenario, ogni guidatore coinvolto dovrà risarcire i danni causati all’auto che precede, tramite la propria assicurazione.
💡 Facciamo un esempio pratico: l’auto A frena bruscamente; l’auto B, che la segue troppo da vicino, non riesce a fermarsi in tempo e la tampona. Dietro, l’auto C tampona B e l’auto D tampona C. In questo scenario, B è responsabile del danno ad A, C è responsabile del danno a B e D è responsabile del danno a C. Ogni automobilista è quindi responsabile solo dell’urto diretto con il veicolo che precede.
➡️ Tamponamento a catena con auto parcheggiate
Se il tamponamento coinvolge auto parcheggiate, la situazione è ancora diversa. In questo caso, la responsabilità ricade esclusivamente sul conducente del veicolo in movimento che ha provocato il primo impatto. Le auto parcheggiate, infatti, sono immobili e non possono contribuire all’incidente. Chi ha perso il controllo del proprio veicolo o non ha prestato attenzione dovrà quindi rispondere dei danni causati a tutti i veicoli coinvolti nella catena.
Incidente a catena: chi paga secondo il Codice della Strada
La distribuzione delle responsabilità nei tamponamenti a catena con auto in movimento si basa su principi fondamentali del Codice della Strada.
In particolare, l’articolo 2 del Codice della Strada stabilisce che ogni automobilista è tenuto a guidare con prudenza e a mantenere una distanza di sicurezza tale da poter arrestare il proprio veicolo senza provocare un urto, anche in caso di frenata improvvisa del veicolo che lo precede.
L’articolo 4 rafforza poi questo principio: impone al conducente l’obbligo di ridurre la velocità e, occorrendo, anche fermarsi in tutte le situazioni in cui la visibilità è limitata o in presenza di ostacoli o incertezze sulla strada.
In un tamponamento a catena, quindi, se ogni veicolo ha colpito quello davanti a sé, è perché non ha rispettato questi obblighi fondamentali. Per questo motivo, la colpa viene attribuita individualmente a ciascun conducente per l’urto che ha provocato, in quanto ciascuno aveva il dovere di guidare in modo da poter evitare il tamponamento.
Come compilare il modulo CAI in caso di tamponamento a catena
In caso di tamponamento a catena, la prima cosa da fare è accertarsi che l’incidente si sia effettivamente concluso, cioè che non ci siano ulteriori veicoli coinvolti o pericoli immediati. Solo dopo esserti sincerato della sicurezza del luogo, potrai scendere dall’auto con la massima cautela.
Successivamente, sarà necessario compilare il modulo di Constatazione Amichevole di Incidente, uno strumento fondamentale per documentare l’accaduto e semplificare la procedura di risarcimento assicurativo.
Nel modulo, ricorda di inserire:
- I dati delle persone coinvolte nell’incidente;
- I dati e contatti di eventuali testimoni;
- La descrizione della dinamica dell’incidente.
Come gestire l’assicurazione in caso di tamponamento a catena
Nel caso di un tamponamento a catena, non sarà possibile ottenere il risarcimento diretto. Come abbiamo visto, però, dovrai inviare la richiesta di risarcimento:
- Al veicolo che ha causato l’incidente (cioè l’ultimo della fila) se si è trattato di un tamponamento di auto ferme;
- Al veicolo che ti ha tamponato direttamente in caso di tamponamento di auto in movimento.
Facciamo degli esempi pratici. Immagina di essere fermo in coda a un semaforo. Davanti a te ci sono due auto (Auto A e Auto B), tu sei con l’Auto C. Un quarto veicolo (Auto D) arriva a velocità sostenuta e tampona la tua auto, spingendola contro l’Auto B, che a sua volta urta l’Auto A.
In questo caso, l’Auto D è l’unica responsabile, perché ha innescato la catena di urti. Anche se hai urtato l’auto davanti, non hai colpa, poiché eri fermo.
A chi dovrai chiedere il risarcimento? Alla compagnia assicurativa del conducente dell’Auto D.
Per quanto riguarda il secondo caso, poniamo che tu stia viaggiando in autostrada a velocità moderata. Davanti a te ci sono due veicoli: Auto A e Auto B. Tu sei alla guida dell’Auto C. A un certo punto, l’Auto A frena bruscamente. L’Auto B riesce a frenare in tempo, ma tu non mantieni la distanza di sicurezza e tamponi B, che a sua volta finisce contro A.
In questo caso, tu (Auto C) sei responsabile del danno causato all’Auto B, mentre l’Auto B, avendo tamponato l’Auto A, sarà a sua volta responsabile per quel danno – a meno che non dimostri di aver fatto il possibile per evitarlo.
In questo caso, il risarcimento va richiesto alla compagnia assicurativa dell’auto che ti ha tamponato direttamente, se ne hai subiti (ad esempio, se c’era una quarta auto dietro di te che ha tamponato te).
🚗 A proposito di assicurazione, non hai ancora trovato quella più in linea con le tue esigenze? Confrontare i preventivi è la scelta migliore: inizia subito e trova quella che fa al caso tuo.
Come prevenire i tamponamenti a catena: consigli utili
Prevenire un tamponamento a catena è fondamentale per la sicurezza di tutti gli utenti della strada. Per ridurre il rischio di questo tipo di incidente, puoi adottare alcune semplici, ma efficaci, regole di guida:
- Mantieni sempre la distanza di sicurezza: tenere uno spazio adeguato rispetto al veicolo che precede ti permette di avere il tempo necessario per frenare in sicurezza in caso di imprevisti;
- Rispetta i limiti di velocità: una velocità eccessiva riduce il tempo di reazione e aumenta la gravità degli impatti;
- Adatta la guida alle condizioni della strada e del traffico: in caso di pioggia, nebbia, ghiaccio o traffico intenso, rallenta e aumenta ulteriormente la distanza di sicurezza;
- Evita distrazioni: telefono, radio o altri elementi possono compromettere la concentrazione e rallentare la reazione a eventuali cambiamenti nel traffico.